“Avete rotto il c…”. Cruciani in tackle sugli antifa contro Babbo Natale

“Se non ci fosse stata l’indagine…”. Cruciani smaschera l’operazione Ferragni

Fantasmi, fantasmi ovunque. La sinistra ossessionata dal fascismo lo vede dappertutto, anche nel Natale. Il caso del Babbo Natale di Pisa è eclatante: l’omino gonfiabile in giacca rossa con la barba è stato accusato di essere un simpatizzante delle camicie nere. Il caso è scoppiato pochi giorni fa da un video di Salvatore Pisano, cittadino in passato alla guida di una partecipata del Comune di Pisa, che per quel braccio destro sollevato di Santa Claus ha gridato al fascismo. Eppure, il buon Babbo, stava semplicemente salutando.

La deriva ormai inarrestabile ci ha condotti a questo. Ed è sicuramente un caso che, prima di Natale, il pupazzo dell’uomo barbuto simbolo laico della festività è già stato sgonfiato. “Forse il compressore è stato spento…“, è il commento lasciato a ilGiornale.it dal capogruppo di Fratelli d’Italia a Pisa, Maurizio Nerini. Se le ragioni fossero altre, a dieci giorni dal Natale, ci sarebbe di che preoccuparsi. Ovviamente, il caso ha sollevato molte polemiche, spesso strumentali e che a finire nel calderone populista della follia degli antifà estremisti sia anche Babbo Natale, è troppo. “Fascista è chi dimostra di esserlo, con i suoi fatti, con le sue parole. A Pisa se la sono presa con un Babbo Natale perché aveva un braccio leggermente teso. Avete rotto il cazzo“, è il commento senza troppi fronzoli, come al solito, di Giuseppe Cruciani.

Il conduttore radiofonico ha sintetizzato in poche parole un discorso che potrebbe essere molto più ampio ma che, dopo tutto, è racchiuso in quelle due frasi. “Fascista è chi dimostra di esserlo“, dice Cruciani. E se si osserva con attenzione cosa accade attorno a noi, tra tentativi di censura per chi esterna pensieri diversi da quello politicamente corretto e gogne mediatiche per chi non è allineato, la frase di Cruciani assume un significato molto concreto. Anche perché, non bisogna dimenticarlo, solo pochi giorni fa c’è stata un’altra polemica legata al Natale, stavolta per una luminaria.

Un “ardito”, nel senso di intrepido e coraggioso cittadino, ha osato mettere nel suo giardino una scritta a tema in lingua straniera, “Xmas“, dove “X” è l’abbreviazione di “Christ”, derivante dal “chi” greco che col tempo ha avuto un’assonanza sempre più vicina alla “X” latina. Se poi si cercano i riferimenti storici, in greco la parola “Cristo”, quindi “Christ”, veniva spesso abbreviata con “X”, dalla sua forma estesa “Χριστος“. Ma un altro audace cittadino è arrivato a scambiare la luminosa scritta “Xmas” per un inno alla “X Mas”. Siamo arrivati davvero a questo.

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