Dacia a 360 gradi. Una platea molto ristretta di giornalisti e sessanta minuti di faccia a faccia con Xavier Martinet. “Nessuna domanda vietata e risposte schiette e il più possibile esaustive”, esordisce, in video collegamento, il numero uno di marketing, vendite e operazioni del brand. Il bilancio del 2023 incornicia obbiettivi centrati e schiude le porte ad un futuro ancor più roseo con la Sandero che conquista il primo posto nelle vendite a privati. “In Europa siamo cresciuti del 13-14% e in Italia i risultati sono ottimi con un aumento del 30% delle vendite che significano 650 mila immatricolazioni. Sono tante, certo, ma ancora inferiori al massimo storico del 2019 quando Dacia chiuse con 735mila unità”. Essenzialità prima di tutto e soprattutto. Ovvero, per dirla con parole nostre: “nulla manca e nulla eccede” sulle Dacia.
“È vero, facciamo auto con meno fronzoli perché anche un euro speso per il superfluo moltiplicato per 650 mila fa 650 mila euro sprecati– risponde Martinet in apertura, al Giornale- e perché bisogna, oggi come oggi, rispettare e salvaguardare il portafoglio di chi vuole acquistare un’auto. A maggior ragione in tempi di inflazione e di conseguente aumento dei listini”.
In quest’ottica arriva in Italia in queste ore il “Programma di Mobilità inclusiva di Dacia”. Un progetto-sottolinea Martinet- perfettamente coerente con la nostra filosofia di accesso alla mobilità e di responsabilità sociale. Il programma prevede una formula leasing, dedicata a chi ha necessità di mobilità, ma che si trovi, suo malgrado, in una situazione finanziaria non idonea all’accesso alle formule di credito standard. Il programma di “Mobilità inclusiva” prevede-precisa Martinet- alcune condizioni di eleggibilità per i potenziali clienti: reddito fino a 15.000 euro annui, dimostrabili da documentazione ufficiale, condizione di impiego, anche temporanea, residenza o domicilio in una delle 4 città-pilota identificate per lanciare il programma: Milano, Bologna, Roma, Napoli. Nel corso del 2024 il programma verrà esteso a tutto il territorio italiano. Per aderire a questa iniziativa si può cliccare su: https://www.dacia.it/filosofia-dacia/mobilita-inclusiva.html e verificare i contenuti delle versioni proposte, richiedendo un appuntamento in concessionaria.
Auto per tutti, insomma. E un’identità del marchio che sta passando anche attraverso il rinnovamento della rete (con 1.000 nuove show-room già attive in oltre 30 Paesi di cui 100 in Italia) e il miglioramento dell’attività post-vendita. Il futuro di Dacia? “Ricco di novità e di impegni: nel febbraio del prossimo anno al Ginevra Motor Show presenteremo la nuova generazione del city suv elettrico Spring e il nuovo Duster che sarà lanciato nel luglio 2024. Ma l’anno del balzo in avanti sarà il 2025 con l’entrata sul mercato del Suv Bigster per occupare un posto di privilegio nel segmento C, che è strategico in Europa. Lo vedrete, come anticipazione, probabilmente già al Salone di Parigi nell’autunno del prossimo anno”. Più Dacia che mai, insomma, come recita il claim del brand