“Questo club sarà la tomba per molti”: affondo del patron della Salernitana, cos’è successo

"Questo club sarà la tomba per molti": affondo del patron della Salernitana, cos'è successo

Il presidente della Salernitana Danilo Iervolino è un fiume in piena. Dopo la vendita dell’ateneo telematico Pegaso e del settimanale L’Espresso, il patron non esclude anche il club. Per il bene della Salernitana farei tutto, darei a mani migliori, a gruppi, un affiancamento qualsiasi cosa. L’unica cosa importante è che tengo alla Salernitana e alle sue sorti. Qui ci sono dei problemi che si annidano in un ambiente lacerato. Ci sono giocatori che non vogliono restare qui. Loro hanno disatteso tutti gli impegni. Questo club sarà la tomba per molti di loro. Avrò un pugno durissimo. In città c’è un’allucinazione diffusi”.

La situazione in classifica dei campani infatti non è delle migliori: 8 punti in 15 gare, figli della sola vittoria contro la Lazio e di cinque pareggi, con conseguente ultimo posto in classifica. I granata hanno anche il secondo peggior attacco della categoria e la peggiore difesa. A completare il quadro si aggiunge il clima che si vive in città che è di piena contestazione, anche verso il presidente stesso. Iervolino cita esplicitamente lo striscione che recitava la dicitura “pover’uomo e vigliacco” che lo ha turbato ma che ha deciso di affrontare con estrema lucidità: “Per gli haters di Salerno ci saranno le attenzioni dei miei legali”, confermando, però, la volontà a continuare a guidare il club, se la situazione lo permetterà ancora: “Non ho detto che da oggi la Salernitana è in vendita, non ho ricevuto offerte di persone interessate a rilevare il club; tantomeno c’è qualche imprenditore locale che ha pensato alla Salernitana come sponsor di maglia. Non c’è una società locale che si è impegnata con noi nel merchandising. I salernitani dovrebbero tirarne le somme”.

Il fiume in piena non lascia in pace neppure i suoi tesserati: “Ne manderei via una decina e prenderei più italiani” ma quello più a rischio sembra il direttore sportivo Morgan De Santis: “Chi vivrà vedrà, non si può dire che non abbia lavorato, ha portato qui giocatori dal Lille, dall’Inter. Una figura nuova come dg? Ci sto pensando. Mi dispiaceva perché poteva sovrapporsi ad altre ma ora sto riflettendo. Siamo la squadra decima per salari, mi aspettavo di stare quindi tra l’ottavo ed il dodicesimo posto e non ultimo invece”. I nomi che circolano in queste ore sono quelli di Pasquale Foggia e di Gianluca Petrarchi.

Atalanta, Milan e Verona prima dell’inizio del mercato. Il fiume in piena Iervolino promette la rivoluzione. Salerno e la Salernitana sono stati avvisati.

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