“Cerca l’anima gemella tra le defunte”. Il caso che si incrocia con Katty Skerl

"Cerca l'anima gemella tra le defunte". Il caso che si incrocia con Katty Skerl

Resta ancora un mistero il caso del trafugamento del corpo di Katty Skerl, l’adolescente uccisa in circostanze misteriose e mai chiarite il 21 gennaio 1984. Nel 2020 infatti venne rubata dal cimitero del Verano la bara con il cadavere e non è stata mai più ritrovata. La sua amica Maria Cristina si domanda a “Chi l’ha visto?”: “C’era qualcosa lì dentro, che poteva far risalire a chi era stato il responsabile?”. Il giorno della scomparsa, Skerl era stata a una festicciola tra coetanei in largo Bacone a Roma per poi recarsi a un appuntamento con un’amica a Lucio Sestio: l’amica però non la incontrò mai, perché Skerl fu successivamente ritrovata strangolata in una vigna a Grottaferrata, una località che si trova lungo via Tuscolana, la stessa strada dell’appuntamento mancato.

Chi l’ha visto?” si è chiesto se questa vicenda presenti qualche legame con quella di Marco Conocchia, al momento a giudizio per aver trafugato le ceneri di Elena Aubry: in casa sua sono state ritrovate centinaia di fotoceramiche trafugate dal Verano, tutte di donne giovani e bellissime, morte.

La trasmissione ha raccolto la testimonianza di Roberta Gerundo, madre di Alessandra Giromotti, hostess e ballerina deceduta in un incidente stradale per il quale non sono mai state individuate responsabilità il 11 luglio 2008. Mamma Roberta ha raccontato di non aver trovato la foto della lapide della figlia e di aver sporto denuncia ai carabinieri, scoprendo tutti i risvolti poi dal Tg3: “Cerca l’anima gemella tra le giovani donne defunte perché non la trova in vita. Quindi stacca quelle foto, e le porta a casa. Non le dico cosa ci fa”.

Nel 2019 è stata trafugata la fotoceramica di Franca Petrozzi, ultrasettantenne compianta madre di Riccardo Iamotti, che però non ha sporto denuncia, pensando a un atto vandalico: “Mia madre mi era stata già tolta dalla vita, mi veniva rubata una seconda volta. È una sensazione bruttissima”. Dopo che i carabinieri gli hanno riconsegnato la fotoceramica, l’uomo l’ha fatta sanificare e poi benedire in chiesa, al fine di farla tornare al suo posto, sulla lapide nel Verano. Conocchia quindi non avrebbe trafugato solo immagini di donne giovani, ma anche di donne più mature e di bambine. Come quella di una 12enne morta diversi decenni fa, la prozia di Lorena Marzoli, che non ha ritrovato più la foto al suo posto sulla lapide.

Un’attrice bambina è anche nell’immagine del profilo Facebook di Conocchia: si tratta di un’attrice del cinema muto tedesco, Grete Reinwald. Tra i propri commenti sotto all’immagine, Conocchia scrive una frase choc: “Un vero mandrillo super dotato 30 cm”.

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