15 basi militari per Washington: il patto che porta l’esercito Usa ai confini della Russia

15 basi militari per Washington: il patto che porta l'esercito Usa ai confini della Russia

La Finlandia, nuovo membro della Nato, firmerà la prossima settimana un accordo con gli Stati Uniti per la cooperazione nel campo della Difesa che consentirà a Washington di inviare truppe e trasferire armi e mezzi militari nel Paese nordeuropeo.

L’Accordo di cooperazione per la Difesa (Dca) verrà sottoscritto a Washington lunedì 18 dicembre. “E’ molto importante per la sicurezza e la difesa del nostro Paese“, ha spiegato il ministro finlandese della Difesa, Antti Häkkänen. “Porta un messaggio molto forte in questo momento: gli Stati Uniti sono impegnati nella nostra difesa anche in una situazione difficile“, ha aggiunto. In base all’accordo, la Finlandia consentirà ai soldati statunitensi l’accesso a 15 aree e strutture militari che coprono l’intera nazione nordica, a una base navale chiave del sud, a basi aeree dell’entroterra e a una zona di addestramento militare nel nord dell’Artico. Si tratta di un accordo molto simile a quello siglato con la Svezia la scorsa settimana, nonostante le rimostranze della Turchia sul suo ingresso nell’Alleanza Atlantica.

Sostegno a Kiev e collaborazione con Riga: il nuovo corso della Finlandia

L’annuncio arriva in ore molto turbolente per il governo di Helsinki. Ieri, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incontrato il suo omologo finlandese, Sauli Niinisto, dopo i colloqui avuti in mattinata con le autorità norvegesi a Oslo. “Ho ringraziato la Finlandia per i 21 pacchetti di aiuti alla difesa per i nostri guerrieri, nonché per aver raddoppiato la produzione di munizioni per artiglieria“, ha dichiarato Zelensky su X, definendo queste misure “fondamentali non solo per la nostra libertà ma anche per la libertà degli altri Paesi europei, in particolare di quelli che condividono il confine con la Russia“. “Possiamo proteggere la nostra libertà solo agendo insieme e con un impegno a lungo termine“, ha aggiunto Zelensky, specificando di aver parlato con Niinisto anche della Formula di Pace e di come “raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina, in tutta Europa ed oltre“.

Nella cooperazione militare regionale, Helsinki ora guarda con maggiore interesse ai Baltici: il ministro degli Esteri della Lettonia, Krisjanis Karins, ha incontrato oggi a Riga la sua omologa finlandese, Elina Valtonen. Nel corso del bilaterale, i due ministri hanno discusso dell’aumento della cooperazione tra la Lettonia e la Finlandia, con particolare riguardo ai settori della difesa e dell’industria militare. Osservando che i rispettivi paesi si trovano oggi ad affrontare sfide analoghe nel settore della sicurezza, Karins e Valtonen hanno convenuto sulla necessità di coordinare le risposte a livello regionale e con il supporto dell’Alleanza atlantica. Karins ha sottolineato che anche la produzione militare deve seguire un analogo schema collaborativo. “Nell’attuale situazione geopolitica – ha detto il ministro lettone – è importante aumentare le capacità militari della Nato e dell’Ue. Il progetto congiunto di produzione di veicoli corazzati tra Lettonia e Finlandia è un eccellente esempio di cooperazione per rafforzare la sicurezza comune“.

Il confine Finlandia-Russa in cima alle preoccupazioni di Helsinki

Ed è proprio il confine con la Russia che torna a preoccupare il Paese scandinavo. Solo poche ore dopo averlo riaperto, la Finlandia chiuderà nuovamente il confine orientale con la Russia a seguito di un picco di attraversamenti di migranti che Helsinki ha etichettato come un attacco ibrido russo. “Il fenomeno è ricominciato e chiuderemo l’intera frontiera“, ha annunciato il ministro dell’Interno Mari Rantanen al Parlamento del paese nordico. I due valichi di frontiera sono stati riaperti giovedì a mezzanotte.

Solo in questa giornata, secondo quanto riferito dalle guardie di frontiera finlandesi, almeno 40 persone hanno attraversato il confine per chiedere asilo. Secondo le autorità finlandesi, dall’inizio di agosto si sono presentati ai posti di frontiera tra i due Paesi quasi mille richiedenti asilo, provenienti soprattutto da Somalia, Iraq e Yemen. “Si tratta di un’attività organizzata“, ha dichiarato il primo ministro finlandese a fine novembre. la guardia di frontiera finlandese ha riferito che, questa sera, decine di migranti senza documenti sono arrivati ai valichi, spingendo il governo a chiuderli nuovamente. Helsinki accusa Mosca di accompagnare i migranti verso il confine con la Finlandia con l’obiettivo di destabilizzare il Paese nel quadro di una “guerra ibrida”.

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