La Fed lascia i tassi fermi per terza riunione consecutiva L’obiettivo del Fed Funds rate viene incluso in un forchetta fra il 5,25% e il 5,50%, si tratta di una cifra ai massimi da 22 anni. In merito alla questione il presidente Jerome Powell ha annunciato in conferenza stampa: “Siamo probabilmente al picco, o vicino al picco, per questo ciclo”. Ecco tutte le possibili ripercussioni.
La Fed
All’interno del comunicato pubblicato dalla Fed si afferma che l’attività economica ha attualmente rallentato rispetto al brillante terzo trimestre, infatti è stato registrato un incremento del 4,9% annualizzato sul Pil, in termini trimestrali, invece, il livello è all’1,3%. Complessivamente l’inflazione è calata nonostante sia rimasta, come afferma quanto pubblicato dalla banca centrale statunitense, “elevata”. Powell ha poi specificato che non è garantito il proseguimento del trend dell’aumento dei prezzi verso il basso, inoltre l’andamento dei prezzi è incerto.
I dots
In merito ai “dots”, ovvero i punti con i quali i governatori spiegano singolarmente le proprie previsioni sull’andamento dei tassi, afferma che la Fed ha come obiettivo quello di velocizzare la normalizzazione dei tassi. Secondo la mediana delle singole proiezioni il costo ufficiale del credito potrebbe diminuire nel 2024 al 4,5-4,75% si tratta di una cifra più bassa rispetto al 5-5.25% indicato trimestre precedente. Per quanto riguarda gli anni che verranno la previsione è quella di portare i tassi al 3,5-3,75% per la fine del 2025 con un taglio di un ulteriore punto percentuale.
Le proiezioni
In merito alle proiezioni sui dati macroeconomici si registra un ritorno verso l’obiettivo del 2%, infatti l’indice Pce, ovvero il Core Personal Consumption spending, che misura il cambiamento del prezzo di beni e servizi acquistati dai consumatori per i consumi, escluso cibo ed energia, dovrebbe passare dal 2,8% di fine 2023 al 2,4 del 2024 al 2,1% del 2025 e al 2% del 2026. Le previsioni per l’indice core indicano una discesa dal 3,2% del 2023 al 2,4% l’anno prossimo fino al 2,2% del 2025 e al 2% nel 2026.
La reazione delle Borse
Dopo l’annuncio della notizia le Borse europee hanno chiuso in maniera piatta. Le previsioni da parte del board della Fed rispetto a diversi tagli ai tassi d’interesse durante il 2024 hanno dato una spinta positiva a Wall Street in chiusura della seduta dove tutti gli indici si sono posizionati in deciso rialzo. Nel frattempo si attende il 14 dicembre dove si riunirà la Bce e la Bank of England.