Polonia, Tusk eletto nuovo premier: “Scacceremo l’oscurità”

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La Polonia ha un nuovo primo ministro: si tratta di Donald Tusk. L’ex presidente del Consiglio europeo è stato eletto premier dal Parlamento con 248 voti favorevoli e 201 contrari. Un europeista di ferro dopo la stagione nazionalista di Mateusz Morawiecki: “Sistemeremo ogni cosa insieme. Da domani potremo rimediare agli errori affinché tutti, nessuno escluso, possano sentirsi a casa”, le prime parole di Tusk. Il neo premier ha ringraziato il popolo polacco per aver creduto nel suo progetto: “Questo è un giorno meraviglioso, non per me, ma per tutti coloro che in questi anni hanno creduto profondamente che le cose potessero andare meglio, che l’oscurità sarebbe stata scacciata, che il male sarebbe stato scacciato. Questo è quello che si è realizzato”.

Si è realizzato lo scenario previsto dai principali analisti politici polacchi. Dopo aver ottenuto l’incarico dal presidente della Repubblica Andrzej Duda e aver presentato il suo programma, il premier uscente Morawiecki non ha ottenuto i numeri in parlamento per formare un nuovo governo, nonostante il primo posto ottenuto dal suo partito (Pis) alle elezioni dello scorso ottobre: 266 voti contrari e 190 a favore. La scelta della maggioranza venuta fuori dalle urne – Coalizione civica, Terza Via e Sinistra – ha scelto Tusk, già a capo dell’esecutivo dal 2007 al 2014.

Tusk martedì terrà il suo discorso programmatico e l’insediamento da primo ministro è atteso per la giornata di mercoledì. Giovedì, invece, è atteso a Bruxelles per il vertice europeo. Dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, uno dei primi messaggi di congratulazioni:“Congratulazioni a Donald Tusk per essere diventato il primo ministro della Polonia. La tua esperienza e il tuo forte impegno verso i nostri valori europei saranno preziosi per forgiare un’Europa più forte, a beneficio del popolo polacco. Non vedo l’ora di lavorare con te, a cominciare dall’importante Consiglio Europeo di questa settimana”. Il primo passo di Tusk sarà quello di ripristinare un rapporto virtuoso con le istituzioni europee, archiviando le criticità registrate negli ultimi anni, a partire da questioni come giustizia e diritti arcobaleno.

Non è un caso che uno dei principali punti del discorso di Tusk chiami in causa Bruxelles: l’ex presidente del Consiglio europeo ha confermato di essere al lavoro su un pacchetto di modifiche per ripristinare lo Stato di diritto. Per quanto concerne la politica estera, priorità all’Ucraina. Non a caso, Volodymyr Zelensky si è subito congratulato con il suo prossimo interlocutore:“Il futuro dell’Ucraina e della Polonia poggia sull’unità, sull’assistenza reciproca e sul partenariato strategico per sconfiggere il nostro nemico comune. Quando restiamo uniti, la libertà di entrambe le nostre nazioni è imbattibile”, le sue parole su X.

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