Sale la preoccupazione per Alexei Navalny. Condannato a 19 anni di reclusione, il più in vista oppositore russo ostile al governo russo non risulta più nell’elenco dei detenuti della colonia penale Ik-6 di Melekhovo, nella regione di Vladimir. Secondo quanto riferito dalla portavoce Kira Yarmish, è stato trasferito altrove, ma non si sa ancora dove. Non si hanno sue notizie da ormai sei giorni e si teme il peggio: le autorità carcerarie hanno detto all’avvocato che il 47enne “non è più negli elenchi” del centro detentivo, ma “si rifiutano di dire dove è stato trasferito”.
In attesa di conferme in tal senso, Navalny potrebbe essere stato trasferito in un carcere di massima sicurezza. Come anticipato, i suoi legali non sono riusciti a contattarlo e si è parlato di un grave incidente di salute avvolto nel mistero. L’attivista anti-corruzione non si è presentato neppure in collegamento video all’udienza del processo a suo carico presso il tribunale della città di Kovrov. Secondo la portavoce, i responsabili del carcere sostengono che dal 7 dicembre hanno problemi con l’elettricità che non riescono a riparare. Una versione poco credibile a suo avviso: “Mi stanno solo prendendo in giro”.
Tornando al problema di salute sopra citato, Navalny avrebbe accusato un malore nella sua cella circa sette giorni fa: il leader dell’opposizione a Putin avrebbe avuto le vertigini. Secondo quanto ricostruito, il personale del penitenziario gli avrebbe messo una flebo ma nulla di più. “Date le condizioni disumane in cui è detenuto – non c’è ventilazione, non c’è acqua calda nella cella, e non viene nutrito adeguatamente, potrebbe essere stato uno svenimento per fame.Gli avvocati hanno rivisto Alexey e si è sentito relativamente bene. Ma poi è scomparso”, le parole di Yarmysh Ricordiamo che Navalny viene regolarmente tenuto nella cosiddetta “cella di punizione”, l’equivalente del regime di isolamento. Le carceri di massima sicurezza in Russia hanno alcune delle condizioni più dure al mondo e limiterebbero la capacità dell’attivista di incontrare visitatori o scrivere e ricevere lettere.
In molti hanno posto l’accento su un dettaglio: la scomparsa di Navalny è avvenuta poco prima che Putin annunciasse la sua candidatura alle elezioni presidenziali in programma nel 2024. I sostenitori del leader del partito “Russia del futuro” hanno lanciato una campagna di guerriglia anti-Putin con cartelloni pubblicitari a Mosca, San Pietroburgo e Novosibirsk con un codice QR collegato a un sito web che invita i critici di Putin a utilizzare tattiche “partigiane” non violente per esprimere il loro dissenso. Secondo la tesi, è possibile che il Cremino stia cercando di mettere a tacere Navalny e di tenerlo lontano dai suoi sostenitori prima della campagna elettorale.