Medio Oriente, Ucraina e nuove tecnologie: il punto del Consiglio supremo di difesa

Medio Oriente, Ucraina e nuove tecnologie: il piano del Consiglio supremo di difesa

Si è riunito lunedì 11 dicembre il Consiglio supremo di difesa, l’organo di rilevanza costituzionale che si occupa delle problematiche legate alla sicurezza nazionale. Alla riunione, presieduta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno partecipato il premier Giorgia Meloni, il capo di Stato maggiore Giuseppe Cavo Dragone, vari ministri, tra cui Antonio Tajani, Guido Crosetto e Matteo Piantedosi, consiglieri e segretari. L’attenzione si è concentrata sui principali scenari di crisi odierni, in particolare il Medio Oriente e l’Ucraina.

Per quanto riguarda il conflitto in Europa orientale, il Consiglio ha ribadito la condanna all’invasione russa e il suo sostegno a “una pace che sia giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale, e per l’avvio di un piano di ricostruzione” del Paese attaccato, in concerto con gli alleati della Nato e dell’Unione europea.

In relazione alla guerra tra Israele e Hamas, durante la riunione è stato sottolineato il diritto dello Stato ebraico all’autodifesanel rispetto del diritto internazionale” e la necessità di assicurare l’incolumità della popolazione civile, visto il costante peggioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Il Consiglio ha anche espresso una ferma e inequivocabile condanna per i brutali attacchi terroristici del 7 ottobre e ha definito come una priorità la liberazione degli ostaggi ancora prigionieri dell’exclave, giudicando come un primo passo positivo la tregua temporanea raggiunta tra le due parti grazie alla mediazione del Qatar.

Nel corso della riunione si è parlato anche dell’imperativo di scongiurare un allargamento del conflitto e del futuro della Striscia di Gaza che, stando alle conclusioni raggiunte dal Consiglio, è legato al recupero del dialogo con l’Autorità nazionale palestinese e al perseguimento della soluzione “due popoli, due Stati”. Infine, è stata ribadita l’attenzione del governo italiano alla situazione al confine tra Israele e Libano, dove oltre mille nostri soldati sono schierati come parte della missione Unifil, e l’impegno di Roma nel fornire l’aiuto umanitario necessario alla popolazione dell’exclave. Il Consiglio ha passato in rassegna anche le tensioni nei Balcani occidentali e in nord-Africa, queste ultime risolvibili tramite un approccio globale come quello proposto nel piano Mattei. L’ultimo punto toccato durante la riunione è stato il continuo cambiamento che le nuove tecnologie stanno introducendo nella competizione internazionale e nei vari scenari strategici, con i possibili pericoli legati ad un uso offensivo di elementi come l’intelligenza artificiale contro cui è necessario uno sforzo congiunto del sistema Paese.

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