La minaccia dei missili dallo Yemen coinvolge anche la Marina francese. La flotta di Parigi ha infatti comunicato che una delle sue navi, la Fremm Languedoc, ha intercettato due droni diretti contro di lei mentre navigava nel Mar Rosso. L’episodio è accaduto nella tarda serata di ieri e, secondo quanto affermato dalla Marine nationale, la nave si trovava a circa 110 chilometri dalle coste yemenite, all’altezza del porto di Al Hodaida.
Interception dans la soirée de deux drones en provenance du Yémen par la FREMM Languedoc en mer Rouge. pic.twitter.com/2cug1Sn48C
— Armée française – Opérations militaires (@EtatMajorFR) December 9, 2023
La notizia arriva dopo diverse settimane in cui le milizie Houthi hanno riattivato il proprio arsenale contro due diversi obiettivi: da un lato Israele, minacciato per la guerra nella Striscia di Gaza, dall’altro le navi “occidentali” o “sioniste”, come definite dagli Houthi, che navigano nel Mar Rosso, nello stretto di Bab el-Mandeb e nel golfo di Aden.
Ieri il portavoce delle forze sciite dello Yemen aveva ribadito l’impegno degli Houthi a impedire “il passaggio delle navi di qualsiasi nazionalità dirette verso l’entità sionista“, tranne per quelle che portano aiuti umanitari diretti verso la Striscia di Gaza. Allo stesso tempo, le forze sciite dello Yemen hanno anche detto di volere garantire “la continuazione del movimento commerciale globale attraverso il Mar Rosso e il Mar Arabico“, ad eccezione delle navi legate a Israele o dirette verso gli scali dello Stato ebraico.
La questione è arrivata da tempo all’attenzione di Washington che è stata tra le prime potenze a fare i conti con la minaccia dei missili e dei droni dallo Yemen con alcuni di questi velivoli intercettati proprio dalle navi Usa impegnate nell’area. Tanto è vero che da qualche settimana si parla di un rafforzamento della task force navale Usa nel Mar Rosso o addirittura di una missione internazionale.
Il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jon Finer, ha detto che in base alle informazioni in mano all’intelligence statunitense tutto farebbe pensare a una strategia dell’Iran. Gli Houthi, infatti, da anni ricevono sostegno militare e tecnologico da Teheran, e molti ritengono che sia questa in realtà a manovrare le attività della milizia. Questa settimana, a conferma delle preoccupazione di Washington, il dipartimento di Stato ha sanzionato 13 entità legate al finanziamento degli Houthi attraverso la vendita di beni iraniani. Tuttavia, non mancano letture diverse su questi sviluppi lungo le coste dello Yemen, con alcuni osservatori che invece mettono in guardia dall’escludere del tutto un’autonomia di questa forza rispetto agli Ayatollah.