Gli agenti smontano l’ennesima balla della sinistra sugli aumenti alla polizia

Gli agenti smontano l'ennesima balla della sinistra sugli aumenti alla polizia

La manovra prevede cento milioni in più per le forze di polizia e sembra uno scandalo. Dopo decenni di tagli, il governo Meloni ha deciso di incrementare ulteriormente il fondo per il comparto sicurezza e questa decisione ha irritato sia Repubblica sia Avvenire. Il motivo? Il governo ha, contestualmente, tagliato gli stanziamenti per il settore immigrazione di 45 milioni di euro.

Una correlazione che non è piaciuta a Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp, che interpellato da ilGiornale.it definisce questa polemica “strumentale” e aggiunge: “E anche se fosse così, e questo lo sapremo solo all’approvazione della Legge di Stabilità, 45 milioni sono una cifra residuale rispetto a quanto il nostro Paese spende per gestire ogni anno il fenomeno dell’immigrazione; non sarà dunque quella mancanza a creare problemi alle forze di polizia”. Quei 100 milioni sono soldi che le forze dell’ordine aspettavano da anni e che “serviranno a riconoscere le specificità del Comparto Sicurezza e Difesa predisponendo – spiega Pianese – anche l’assistenza sanitaria, la tutela legale e la previdenza dedicata”.

Si tratta, dunque, di un primo segnale del governo che, secondo il segretario del Coisp, “dovrebbe trovare unanime consenso”, ma che non è ancora sufficiente perché servirebbero altri 75 milioni per pagare le ore di lavoro straordinario eccedenti “che da 18 mesi non vengono retribuite”. Grande soddisfazione per la scelta del governo che ha mantenuto gli impresi presi con le organizzazioni sindacali del 16 novembre è stata espressa anche da Stefano Paoloni del Sap che spiega: “I 100 milioni approvati con l’emendamento rientrano nel fondo della “specificità” pertanto una parte è destinata a finanziare le indennità accessorie ossia Straordinari, notturni, festivi, servizi esterni eccetera. Circa 32 milioni sono destinati invece alla stipula di polizze infortuni, tutela sanitaria e tutela legale. Si tratta infatti di importanti istituti a tutela del personale del comparto sicurezza”.

Anche Fabio Conestà del Mosap vede questo stanziamento come una boccata d’ossigeno dopo anni di “tagli scellerati che hanno portato il comparto al collasso dal punto di vista strutturale e logistico” anche a causa del blocco del turnover e delle poche assunzioni. L’immigrazione, secondo il segretario del Mosap, non è un problema della Polizia: “Noi – spiega – siamo chiamati a garantire l’ordine pubblico, ma la responsabilità è del governo, delle prefetture e, in alcune realtà, anche dei comuni. I poliziotti non si occupano di accoglienza, ma di ordine e sicurezza e quella va garantita a prescindere”.

A tal proposito, però, Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma associazione sindacale dei carabinieri, spiega che le risorse aggiuntive servono proprio a garantire la sicurezza anche nei Cpr dove spesso vi sono problemi di ordine pubblico. Un esempio è quanto successo ieri a Gradisca d’Isonzo dove sono stati feriti un finanziere e un poliziotto. “Una situazione fuori controllo che – racconta Nicolosi – ha visto il gruppo di carabinieri che avrebbe dovuto garantire l’ordine pubblico nella struttura, prestare servizio in un’altra regione a causa della carenza di organico, lasciando così scoperto l’intero turno, e costringendo così le forze dell’ordine presenti a scendere a patti con i rivoltosi per evitare la tragedia”.

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