Concia, Valditara ci ripensa. “Avanti senza le tre garanti”

Concia, Valditara ci ripensa. "Avanti senza le tre garanti"

«Troppe polemiche. La scuola ha bisogno di serenità. Meglio fermarsi qui», parola di ministro. Il responsabile dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, fa un passo indietro e rinuncia alla collaborazione di Anna Paola Concia, di suor Anna Monia Alfieri e dell’ex candidata del Popolo della famiglia Paola Zerman, ovvero la triade di garanti della commissione incaricata di formulare progetti adeguati per «l’educazione alle relazioni nella scuola».

È stata soprattutto l’indicazione del nome della Concia a far montare il caso, proprio tra le file del partito di Valditara (la Lega) e di Fratelli d’Italia. «Pur riconoscendo la serietà della Concia la sua nomina è divisiva» aveva spiegato la leghista Laura Ravetto. Mentre la senatrice Lavina Mennuni (FdI), poche ore prima del ripensamento del ministro aveva lanciato l’allarme: «Comprendo lo sconcerto che i numerosissimi elettori di centrodestra ci stanno manifestando. Valditara riconsideri la nomina». Un appello, questo, che non è caduto nel vuoto.

«La presenza dei garanti aveva semplicemente lo scopo di sostenere questa iniziativa – recita il comunicato arrivato a stretto giro di posta alle agenzie di stampa -. La loro diversità culturale era proprio un messaggio forte per significare che nel contrasto alla violenza contro le donne dobbiamo essere tutti uniti, partendo da iniziative concrete di buon senso. Era un tentativo di unire mondi distanti fra loro per un fine socialmente importante». Valditara ringrazia le tre «garanti» e avverte che il progetto va avanti lo stesso. «Il maschilismo e la violenza contro le donne sono temi seri e importanti – avverte il ministro -. Non casualmente è stato approvato dal Parlamento un disegno di legge a prima firma Roccella che si intitola Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica. E non casualmente si è siglato il 22 novembre fra i ministri delle Pari opportunità e della Famiglia, della Cultura, dell’Istruzione e del Merito un protocollo d’intesa per promuovere nelle scuole il contrasto alla violenza contro le donne. Il mio progetto Educare alle relazioni dà una risposta che tiene conto delle tante sensibilità di cui è composto il Paese e il parlamento. Non parla dunque in alcun modo di educazione sessuale, di educazione all’affettività, o di cultura gender».

Il ripensamento del ministro è una doccia fredda per le dirette interessate. «Sono molto amareggiata – commenta l’ex parlamentare del Pd e attivista lgbt -. Non abbiamo fatto una bella figura. Giulia non meritava uno spettacolo del genere». Il riferimento è alla povera Giulia Cecchettin assurta al ruolo di simbolo della violenza di genere. «Valditara mi ha chiamata prima di rendere nota la sua decisione – aggiunge Concia all’Agi -, mi ha detto che c’erano state pressioni da parte della maggioranza che lui non può eludere». La Concia ringrazia il ministro («lo capisco») e commenta: «Dopo due giorni di polemiche da ambienti massimalisti della destra e della sinistra, è evidente che non esistono le condizioni per svolgere il lavoro equilibrato e dialogante che mi ero proposta».

Oltre le pressioni, a seguito del ripensamento non sono mancate pur le polemiche. La segretaria del Pd non usa mezze misure. «Valditara incapace», sbotta Elly Schlein. Parla di «figuraccia» dell’esecutivo pure Maria Elena Boschi (Italia viva), mentre Mariastella Gelmini (Azione) liquida il ripensamento di Valditara come «un’occasione persa». Critiche per l’inversione di marcia anche dagli alleati di governo di Forza Italia. «Capisco Valditara – afferma l’azzurro Tullio Ferrante – ma la composizione delle garanti, di diversa estrazione, tutelava il principio del pluralismo culturale che a mio avviso dovrebbe essere il faro nell’educazione dei nostri figli». Interviene pure il portavoce di FI, Raffaele Nevi. «Questa polemica sembra un pretesto per attaccarci su tutti i fronti – avverte il deputato azzurro – Così come abbiamo rispettato prima la scelta di Valditara, la rispettiamo anche adesso».

Alla Concia è arrivata pure la solidarietà di Ignazio La Russa che l’ha invitata al tradizionale concerto di Natale che si tiene oggi nell’aula di Palazzo Madama.

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