Anna Paola, l’attivista amante del dialogo che non si fa calpestare da un asterisco

Anna Paola, l'attivista amante del dialogo che non si fa calpestare da un asterisco

«Io sono donna, ancor prima di essere lesbica, e non ho alcuna intenzione di farmi cancellare da un asterisco», è il 20 luglio scorso, quando Anna Paola Concia consegna queste parole, che forse le costano l’antipatia della sinistra, al giornalista Nicola Mirenzi del Foglio. Il messaggio, netto, riassume il pensiero dell’attivista, scelta (poi sollevata) dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per il progetto sull’educazione affettiva nelle scuole. «In nome dell’inclusività non si può cancellare il genere», dice la Concia, abruzzese d’origine con la passione per lo sci. Il suo impegno politico nasce ai tempi del Partito comunista e prosegue con i Ds, fino al Pd. In Parlamento ci arriva tardi, nel 2008 grazie a Walter Veltroni. E ci resta per una sola legislatura fino al 2013. Non sarà più rieletta con Pier Luigi Bersani. Si concentra sui diritti civili e sulla lotta alla discriminazioni, tramite associazioni come Emily in Italia, nata per sostenere l’impegno in politica delle donne. Nel 2017 diventa assessore alle Relazioni internazionali e Cooperazione, turismo, fiere, congressi, marketing territoriale, attrazione di investimenti del Comune di Firenze. Durante gli anni in Parlamento apre un dialogo con la destra sui diritti civili con l’allora ministro Mara Carfagna e il presidente della Camera Gianfranco Fini. Una mossa che le costerà il disappunto da parte della sinistra. Crede che la battaglia sui diritti civili non possa essere ridotta a uno scontro tra destra e sinistra. Messaggio che ha ribadito ieri dopo il passo indietro: «Capisco la decisione del ministro Valditara e lo ringrazio della fiducia accordatami. Resto convinta che solo il confronto tra matrici culturali differenti possa produrre linee guida efficaci e non divisive sul tema del rispetto della libertà delle donne». Purtroppo resterà smentita anche stavolta. Nel 2009, Paola Concia, accompagnata da Ivan Scalfarotto, in versione guardia del corpo, varca l’ingresso in via Napoleone III a Roma della sede nazionale di Casa Pound per un incontro pubblico. Una partecipazione che le procurerà gli insulti dei collettivi di sinistra anche perché la stessa Concia si esprimerà a favore della partecipazione di Casapound al corteo nel 2009 contro il razzismo. Sul piano privato nel 2011 Concia si è unita civilmente con la sua compagna, la criminologa tedesca Ricarda Trautmann, con una cerimonia celebrata a Francoforte insieme a parenti e amici. In Germania all’epoca c’era il governo guidato Angela Merkel. Prima è stata sposata con un uomo e all’età di 23 anni ha abortito. Oggi, prima dell’invito di Valditara a lavorare nel team per l’educazione affettiva, l’ex parlamentare coordinava il Comitato organizzatore di Didacta Italia, la fiera della scuola più grande del mondo che si svolge in Germania da 50 anni.

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