“Valditara si dimetta”: l’opposizione all’attacco

Anna Paola, l'attivista amante del dialogo che non si fa calpestare da un asterisco

Dopo la decisione del ministro Giuseppe Valditara di rinunciare ai tre garanti del progetto ‘Educare alle relazioni’, si accende lo scontro politico. Ora il progetto di educazione all’affettività nelle scuole, varato dal ministro dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, sarà andrà avanti senza Anna Paola Concia, ma anche senza suor Monia Alfieri e Paola Zerman.

Il Pd accusa il titolare del dicastero dell’Istruzione e del Merito di “assoluta mancanza di responsabilità e rispetto” nei confronti dell’ex parlamentare dem Paola Concia che è stata oggetto di polemica fra maggioranza e opposizione. I primi a scagliarsi contro la sua nomina sono stati gli attivisti di Pro Vita e Famiglia, ma perplessità sono arrivate anche da esponenti della maggioranza, contrari alla nomina di una nota attivista dei diritti Lgbtqi+. “Il timore che ci viene rappresentato è che, inserendo come una delle tre coordinatrici del progetto educare alle relazioni, una personalità come la Concia, che evoca di più l’impegno Lgbtqi+ che quello contro la violenza sulle donne,si possa aprire un varco a quella deriva ideologica della propaganda gender che non deve e non dovrà mai entrare nelle scuole italiane“, dice la senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni.

Secondo la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd nella Commissione scuola e portavoce nazionale delle Democratiche, il ministro Valditara ha gestito la nomina delle esperte con “leggerezza” e ha esposto Paola Concia “agli attacchi della sua stessa maggioranza”, confermando “la necessità di affrontare in modo strutturale la questione dell’educazione all’affettività nelle scuole, rivolta agli e alle studenti di ogni ordine e grado di scuola“. Per il centrista Enrico Costa, deputato di Azione, Valditara poteva evitare di nominare Paola Concia: “Nessuno se ne sarebbe accorto. Ma se decidi di nominarla, – dice – devi aspettarti qualche polemica e avere le palle di andare fino in fondo. Se cambi idea per qualche dichiarazione puoi cambiare mestiere”.

Ancora più duro il commento di Riccardo Magi, segretario di +Europa, che parla di “una squallida burla del governo” mentre la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella, chiede le dimissioni del ministro “per manifesta incapacità”. Il senatore Pd, Filippo Sensi, critica la “totale mancanza di serietà, di tenuta e di rispetto” verso il tema della educazione affettiva nelle scuole “che ha bisogno di responsabilità e non di improvvisazione. Se questo è un ministro”.

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