“Pil migliore di Francia e Germania”: così l’Italia cresce di più tra le big europee

Lavoro, cresce l’occupazione. Lo scenario per i prossimi due anni

L‘Italia è il maggiore tra i Paesi dell’Eurozona che è riuscita a superare meglio e più velocemente la crisi economica dovuta alla pandemia Covid-19 che ha investito tutti i settori tra i quali il caro-energia e l’aumento esponenziale dei tassi di interesse specialmente nell’ultimo anno e mezzo. La crescita ha prodotto un 3% in più di Pil rispetto al 2019 (ultimo anno prima del Covid) superano il +2,3% della Spagna, l’1,8% della Francia e soltanto il +0,7% della Germania: è chiarissima la fotografia dall’Ufficio Studi Cgia di Mestre che spiega quali settori hanno trainato la crescita.

I settori in crescita

Sono essenzialmente cinque: il turismo con la ripresa di partenze e arrivi nel nostro Paese, la manifattura, l’aumento dei consumi delle famiglie, gli investimenti e l’export hanno sostenuto la ripresa che è stata la più “brillante” tra i maggiori Paesi dell’Eurozona. Il trend positivo è testimoniato dal record di occupazione che in Italia ha toccato il 61,8% lo scorso mese di ottobre, quasi 24 milioni di lavoratori (23,7). Gli esperti hanno spiegato che i Paesi più piccoli hanno avuto la crescita maggiore in termini percentuali come nel caso dell’Irlanda con un +33,1% seguita da Malta (+14,4%) e Cipro (+14,2%). “Nel 2023 la previsione di crescita del nostro Paese dovrebbe essere del +0,7%, un dato nettamente inferiore al +2,4 stimato alla Spagna e leggermente più contenuto rispetto al +1% in capo alla Francia. La Germania, invece, con una variazione del -0,3 per cento rispetto al 2022 rimane in recessione“, sottolineano dalla Cgia di Mestre.

Come è andata con le Regioni

Dopo lo tsunami Covid che ha colpito la Lombardia, è stata proprio questo territorio a superare la crisi nel migliore dei modi con una crescita del 5,3% rispetto al 2019: al secondo posto si piazza l’Emilia-Romagna con un +4,9%, la Puglia è terza con il +3,9%, seguono Friuli Venezia Giulia (+3,5%), Trentino Alto Adige (+3,4%) e il Veneto con il +3,3%. “Tra le 20 regioni presenti in Italia solo la Liguria e la Toscana non hanno ancora recuperato il terreno perso con il Covid e le crisi successive. La prima deve ancora recuperare 0,8 punti di Pil rispetto al 2019, la seconda addirittura due“.

Le migliori Regioni nel 2023

Mancano ancora poche settimane alla fine dell’anno ma i calcoli dell’intero 2023 sono già quasi fatti: a far da traino nel nostro Paese si piazzano in testa alla classifica Lombardia e Veneto cresciute dello 0,9% rispetto al 2022. Subito dietro (+0,8%) ecco Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Lazio; crescono dello 0,7% anche Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Piemonte e Toscana. L’Italia, insomma, è riuscita egregiamente ad “anestetizzare” le crisi nonostante attività chiuse per oltre due anni, i divieti alla mobilità e la contrazione dei consumi provocata dal Covid nel biennio 2020-2021. A tutto ciò bisogna aggiungere l’aumento esorbitante delle bollette di luce e gas dall’estate del 2022 e la mazzata dei tassi di interesse voluti dalla Bce. “Le misure economiche/sociali messe in campo dagli ultimi esecutivi per mitigare queste difficoltà hanno sortito l’effetto sperato. Ovvero, hanno evitato una crisi sociale e garantito una ripresa dell’economia che nessuno prevedeva. O quasi”, sottolinea la Cgia.

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