Un vasto incendio ha colpito ieri sera l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, in provincia di Roma, dove sono morte in totale tre persone, di cui due intossicate e una per infarto recuperate nei reparti di cardiologia e di medicina. Una quarta, invece, sarebbe deceduta mezz’ora prima che scoppiasse l’incendio: il corpo è stato estratto dalla camera mortuaria. Le vittime sono dunque due uomini di 76 e 86 anni e due donne di 84 e 86 anni. La procura di Tivoli, che ha già aperto un’inchiesta, ha disposto l’autopsia sugli anziani scomparsi e il sequestro del piazzale adiacente all’ospedale e parte del pronto soccorso. I feriti in gravi condizioni accertati sono due.
Una coppia residente nel comune laziale ha ripreso in un filmato pubblicato su TikTok il fuoco proveniente dalla clinica. “Guardate, qua è il panico”, si sente dire nel video mentre l’ospedale bruciava.
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L’evacuazione dei pazienti
Il rogo è divampato intorno alle 22.30 di venerdì e al momento della conflagrazione 134 persone si trovavano dentro al San Giovanni Evangelista. I circa 200 pazienti all’interno della struttura sono stati evacuati e portati dai vigili del fuoco nella palestra comunale “Maramotti” in cui la protezione civile ha già messo a disposizione coperte, cuscini e brandine. Tra di essi ci sono anche sette bambini e una donna incinta. Quelli in condizioni più gravi sono stati trasferiti in altri ospedali della Capitale.
“La palestra comunale Maramotti – ha scritto sui social il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti – è utilizzata come struttura di passaggio per i pazienti che qui attenderanno di essere trasferiti con ambulanza presso altre strutture ospedaliere“.
Cosa potrebbe aver provocato l’incendio
Sebbene le cause siano ancora tutte da verificare, secondo le prime informazioni trapelate le ipotesi sono tre: che le fiamme siano partite dai locali al piano -2 del nosocomio, vicino ad alcuni ambulatori, e da lì si sarebbero poi sviluppate ulteriormente diffondendosi nel pronto soccorso e nei reparti di terapia intensiva; oppure che il rogo sia divampato al terzo piano interrato in cui vengono tenuti i rifiuti speciali: questa appare la supposizione più probabile. Altre fonti citate dall’agenzia Adnkronos sostengono invece che il tutto si sia originato nel retro della struttura per poi propagarsi nel palazzo. Ad ogni modo, le forze dell’ordine sono al lavoro per stabilire cosa abbia provocato l’incendio.
L’edificio è stato invaso da un fumo molto denso che ha reso difficile la respirazione, costringendo i soccorsi a evacuare tutte le stanze. La zona maggiormente danneggiata della struttura è quella che si affaccia su via Roma. I pompieri sono intervenuti con 60 unità, 20 mezzi e tre autoscale, riuscendo nel corso della notte a spegnere le fiamme. Le operazioni di messa in sicurezza sono ancora in corso, in particolare le ispezioni negli ascensori. Nei prossimi giorni, una volta che l’ambiente si sarà raffreddato, è previsto un sopralluogo.
Uno dei pazienti evacuati: “Momenti di panico”
Paolo Gabrielli, 39enne che si trovava ricoverato nella struttura, ha raccontato di aver “sentito la puzza di plastica bruciata” e di essere uscito fuori subito dopo. “Io ero in Pronto soccorso al piano -1, c’era solo fumo ed è saltata la corrente, quindi scappavamo grazie alle luci di emergenza anche se si vedeva poco. Sono stati momenti di panico. Oltre alle barelle ci si affrettava come si poteva e alcuni malati venivano portati anche a braccio. Noi siamo usciti attraverso l’obitorio e la polizia per farci uscire ha spaccato il cancello“, ha spiegato.
Le reazioni della politica
Sui fatti di ieri sera Tivoli è intervenuto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci. “È una tragedia terribile“, ha commentato Schillaci. “Ai familiari dei quattro anziani che hanno perso la vita rivolgo il mio sincero cordoglio e la mia vicinanza“, ha aggiunto. “Sono in costante contatto – continua il ministro – con il presidente Rocca il quale mi ha assicurato che tutti i pazienti sono stati messi in sicurezza e siamo pronti a dare il supporto necessario. Ringrazio tutti gli operatori coinvolti nelle attività di soccorso, i medici e gli infermieri che stanno garantendo assistenza e le strutture sanitarie che si sono attivate per accogliere i pazienti trasferiti da Tivoli. Auspichiamo che le indagini chiariscano al più presto le cause che hanno portato al rogo“.
Sul posto anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti. “La sicurezza negli ospedali per noi è una priorità, non a caso abbiamo messo risorse, centinaia di milioni, per l’antincendio e l’antisismica. Continuiamo a lavorare, tanti ospedali nel Lazio hanno problemi antincendio“, ha detto Rocca.
Sulla vicenda arriva anche la reazione del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: “Quanto successo all’ospedale di Tivoli è sconvolgente. Una preghiera per le vittime, un abbraccio affettuoso ai loro cari, l’impegno affinché venga fatta chiarezza in tempi rapidissimi“.