Il 2023 sarà il terzo anno migliore nella storia del Bitcoin con un rialzo che, superando quota 40mila dollari, si attesta al momento al +160 percento. Gli altri due exploit furono nel 2017, quando si attestò momentaneamente sopra i 10mila dollari e in occasione del rally del 2020, continuato poi per gran parte dell’anno successivo, quando il valore della più nota tra le criptovalute raggiunse i 64.400 dollari.
Ma cosa accomuna il 2023, il 2020 e il 2017? Un’importante somiglianza tra l’attuale ciclo rialzista del Bitcoin e quelli che lo hanno preceduto è nell’arrivo di nuovi investitori nell’asset. In ciascuno dei grandi rialzi, gli investitori in criptovalute hanno scontato l’afflusso di nuovo denaro da fonti che, fino ad oggi, non erano interessate alle criptovalute. Nel 2017, il forte rialzo arrivò dai privati, che hanno scoperto il Bitcoin a seguito dell’enorme aumento del suo prezzo. Nel 2020, invece, dagli istituzionali, insieme al boom degli asset digitali a seguito della pandemia.
Ora, il principale motore degli aumenti è il fatto che tutto indica che la Sec, cioè la Consob americana, accetterà il lancio di fondi negoziati in Borsa su Bitcoin a breve termine, il che consentirebbe una nuova cascata di denaro istituzionale che fino ad oggi era rimasto distante da questo segmento. Una decisione che, di fatto, renderebbe più legittimo investire in un settore «bistrattato» finora da big del credito, banche d’affari e da tutto il mondo degli investitori a basso rischio. A sostenere il trend è e sarà anche l’attesa di un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed.
Una combinazione che porterà il 2023 ad essere un anno eccezionale per il Bitcoin e non solo: secondo gli analisti mai prima d’ora il Bitcoin aveva registrato un aumento così elevato del suo valore in un solo anno. Nel 2017, la rivalutazione lo portò da 951 a 14.040 dollari. E nel 2020 il passaggio fu da 28.900 dollari a 46.000 dollari.
Il rally 2023 sarà invece il più grande di sempre con un movimento che sarà di circa 27-30mila dollari.
I guadagni del Bitcoin di questi ultimi mesi hanno fatto da traino e hanno sostenuto le azioni delle società legate alle criptovalute. Da inizio anno Coinbase ha guadagnato il 286%; Microstrategy il 293%, ed Ethereum il 93%. Di fatto, comunque, qualcosa è già cambiato. I consumatori europei non temono più le criptovalute. Secondo la ricerca Kaspersky, in Europa il 72% dei gamer intervistati attualmente possiede una valuta digitale e il 48% si considera «molto esperto» o «estremamente esperto in materia di cripto». Un altro risultato interessante è che il gap di conoscenza tra uomini e donne si è ridotto dal 2022. Inoltre, lo studio ha rivelato che quasi un terzo (29%) crede che le criptovalute siano il futuro dello shopping e sarebbe felice di utilizzarle come metodo di pagamento quotidiano: il 27% degli europei le utilizzerebbe addirittura per fare la spesa.
SF