Tragedia nella notte a Portogruaro, area urbana della città metropolitana di Venezia. Per cause ancora da accertare, una vettura che viaggiava con 3 o 4 persone a bordo ha sfondato il guardrail ed è finita nel canale Reghena. La vettura, un BMW nero Serie 5, proveniva da viale Venezia in Borgo Sant’Agnese e non sarebbe riuscita ad effettuare correttamente la curva, andando dritta. Per il momento ci sono tre vittime accertate, ma i sommozzatori sono ancora impegnati nella ricerca di un’altra persona perché, stando alle prime informazioni dei soccorritori, era emerso che fossero quattro le persone a bordo.
L’orario dell’incidente è stato stimato attorno alle 3.30 del mattino e i morti confermati sono due ragazzi e una ragazza che, a quanto si apprende, sarebbero tutti giovanissimi, poco più che ventenni. L’identificazione è stata conclusa poco fa e, stando a quanto riporta Il Gazzettino, i nomi sono Giulia Di Tillio, Gjeci Egli, e Altin Hoti, tutti residenti a Portogruaro. Sul posto sono presenti i carabinieri, i vigili del fuoco e la polizia locale. Gli investigatori stanno effettuando i rilievi sul posto per verificare la dinamica dell’incidente, ma tra le cause attualmente più probabili ci sarebbe l’alta velocità del veicolo, che potrebbe aver perso aderenza sul suolo stradale.
Secondo alcune testimonianze, infatti, la vettura stava procedendo in prossimità del fiume Reghena quando ha sbandato verso destra colpendo un albero che si trova di fianco a un negozio di biciclette. A quel punto è finita nel canale dopo aver sfondato le protezioni laterali. Il pm di turno ha disposto l’autopsia sul corpo del conducente del veicolo, un atto dovuto per accertare che lo stato psicofisico del giovane non fosse compromesso.
I corpi di tutti i giovani si trovavano ancora a bordo dell’auto. Il più piccolo dei tre era Gjeci Egli, 20 anni, mentre il più grande era Altin Hoti, di 22 anni, fidanzato di Giulia, che solo pochi mesi fa aveva perso un fratello, sempre per un incidente d’auto. “Il Veneto piange altre giovani vittime della strada. Una tragedia senza fine, ultima di molte altre, che lascia il cuore infranto e richiama le coscienze ad un esame profondo su cosa si possa fare per evitarle“, ha dichiarato Luca Zaia, presidente della Regione Veneto.