La parola “bambini” apparsa sulla locandina con l’asterisco a coprire l’ultima vocale, mentre solo pochi giorni fa il Comune aveva rimosso i manifesti dell’Associazione Pro Vita & Famiglia regolarmente pagati. Questo è quanto denunciato nelle scorse ore da Fratelli d’Italia a Firenze, che non ha risparmiato un attacco al Comune e all’amministrazione comunale Pd. Nel mirino della formazione di centrodestra è finita stavolta il manifesto che pubblicizza gli eventi natalizi del Quartiere 2. Il motivo? L’ultima vocale del termine “bambini” è stata sostituita da un asterisco, per non indicare il genere. Ecco quindi che nel volantino si può leggere più volte “laboratorio creativo per bambin*“, oltre ad “epifania per bambin*”. “Nel tempo del presunto progressismo e del certo oscurantismo del linguaggio del Partito Democratico, nei volantini sul Natale del Quartiere 2 la parola bambini si trasforma in “bambin*” – ha attaccato in una nota Jacopo Cellai, coordinatore comunale FdI – mentre in città i manifesti che non rispondono ai canoni filosofici ed estetici del potere si coprono. Come è accaduto a quelli firmati dal Movimento Pro Vita, censurati dalla stessa amministrazione comunale che prima li ha affissi con tanto di timbro dopo aver incassato il relativo pagamento e poi li ha coperti”.
Già, perché Cellai è tornato sulla recente polemica dovuta alla rimozione dei cartelloni della Pro Vita contro l’ideologia gender, per un’azione che sarebbe stata propiziata dal centrosinistra locale. Spazi pubblicitari che l’associazione aveva acquistato ed era a quanto pare arrivato dallo stesso ente comunale il via libera all’affissione, prima della retromarcia. “Le spiegazioni ricevute in consiglio comunale lo scorso lunedì non ci hanno affatto convinto. E non siamo disposti a passarci sopra. Vogliamo l’esatta ricostruzione della vicenda, vogliamo capire perché i manifesti sono stati prima accettati e poi occultati – la posizione di FdI – vogliamo vedere gli atti amministrativi con i quali l’assessore ha dato mandato alla S.a.s. di coprire i manifesti, quale sia la norma che consente all’assessore di prendere tale decisione e cosa ha risposto la Sas. Vogliamo leggere le motivazioni, sapere se i committenti siano stati avvertiti, se sia stato presentato in autotutela un provvedimento atto a rimborsare i committenti per il periodo di affissione pagato e oscurato”.
E in ultima istanza, la sezione fiorentina del partito ha invitato il sindaco Pd Dario Nardella a prendere posizione, preferibilmente su entrambe le iniziative contestate. “Aspettiamo ancora la voce del sindaco Nardella, che trova il tempo per partecipare alle manifestazioni al piazzale Michelangelo sulle note di Bella Ciao in risposta alla manifestazione promossa a Firenze da formazioni politiche avversarie – ha chiosato Cellai – ma non trova un secondo per esprimersi sulla vicenda dei manifesti coperti. Attendiamo ancora la voce dell’assessore Albanese, a meno che non abbia già raccolto il nostro invito a rassegnare le dimissioni”.