Sta facendo in queste ore il giro del web, suscitando ovunque commozione e indignazione, l’immagine di un anziano che, nel freddo della notte di Girona, in Spagna, è costretto a spingere la sedia a rotelle della moglie malata di Alzheimer fino alla sua casa di cura per via della mancanza di ambulanze in ospedale.
A diffondere la notizia sui principali social network per segnalare l’increscioso episodio è stato Gerard, uno dei nipoti della coppia protagonista della vicenda. I fatti si sono verificati a Girona, nella comunità autonoma della Catalogna, dove un uomo di 94 anni si è visto costretto a provvedere in modo autonomo al trasporto della moglie fino alla casa di cura in cui vive partendo dall’ospedale di Campdevànol da cui la donna, malata di Alzheimer, era stata dimessa poco prima.
Ramòn, questo il nome dell’anziano, non si è fatto scoraggiare dal fatto che non ci fossero ambulanze disponibili per il trasporto della moglie Maria fino alla struttura che la ospita e, dopo averla protetta con una pesante coperta di lana, è uscito nella fredda notte di Girona, dove la temperatura era scesa fino a due gradi centigradi. Un fatto inaccettabile, denunciato sui media da La Voc de Galicia e documentato in rete da una foto scattata dalla figlia della coppia Anna, divenuta in breve virale. Stando a quanto riferito da Gerard, in ospedale avrebbero riferito all’anziano di avere a disposizione solo un’ambulanza per tutta la provincia e di non poter quindi provvedere al trasporto della donna.
Maria, intervistata dalla radio Rac1, ha riferito che, purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Colpita da una grave forma del morbo di Alzheimer al terzo stadio, che le impedisce di camminare e di spostarsi autonomamente, la madre della donna è costretta a recarsi in ospedale con una certa regolarità, e per percorrere quei 250 metri che la separano dalla struttura deve chiedere l’ausilio di un’ambulanza, considerando anche il fatto che il marito ha 94 anni di età. Una richiesta che, quando viene esaudita, comporta sempre dei profondi disagi, dal momento che talvolta Maria è stata costretta ad attendere anche dodici ore prima di fare ritorno alla casa di cura, di cui qualsi la metà trascorsa in attesa del mezzo di trasporto.
Secondo quanto riportato da Telecinco, l’ospedale di Campdevànol ha dichiarato di non aver“mai lasciato la paziente incustodita finché non ha lasciato il centro”. Il grande eco mediatico della vicenda ha attirato l’attenzione della Regione sanitaria di Girona, che ha aperto un’indagine per verificare se siano rilevabili delle responsabilità o se sia il caso di intraprendere un’azione nei confronti del nosocomio. Dal canto suo, la famiglia degli anziani non ha sporto alcuna denuncia.
No em sembla correcte que donin l’alta a una àvia amb alzeihmer a l’hospital de Campdevànol i que no hi hagi transport d’ambulància per recòrrer els 250m escassos fins la residència comercal a 2 graus. Qui l’empeny és l’avi de 94 anys. @gencat @icscat @elmonarac1 @maticatradio pic.twitter.com/1VHNiDYqCJ
— Furmen (@gerardformenti) December 2, 2023