Il rapper Rhove nei guai per il video blocca traffico

Il rapper Rhove nei guai per il video blocca traffico

• La periferia sempre da sfondo. Le flessioni sull’asfalto. I salti. Un elicottero. Le biciclette. Per girare il videoclip del suo ultimo freestyle, Rhove, nome d’arte di Samuele Roveda, aveva chiamato a raccolta tutti i suoi fan. «Venite in stazione Centrale con le biciclette», l’annuncio su Instagram del rapper, tre milioni di ascoltatori mensili su Spotify, da più parti definito il fenomeno musicale del momento dopo il suo singolo «Shakerando». Un appuntamento per girare le immagini di un nuovo videoclip per un pezzo in uscita nelle settimane successive, «Laprovince#2».

Nonostante l’intento artistico, la decisione di radunarsi con centinaia di bici in via Vittor Pisani, nel maggio 2022, non è piaciuta agli automobilisti. Un blocco stradale lampo, che ha causato lunghe code, traffico in tilt, video sui social. Nessuna autorizzazione era stata chiesta: e per questo Rhove e altri tre (due amici e il fotografo) sono finiti in guai giudiziari. E ora dopo l’indagine, che è stata coordinata dalla pm Roberta Amadeo, devono affrontare un processo, che si svolge davanti alla seconda sezione penale, per violazione del testo unico sulla sicurezza, nella parte che disciplina le riunioni pubbliche e gli assembramenti. Nell’ultima udienza, il procedimento principale (quello delle biciclette in via Pisani) è stato riunito a quello su un altro video clip girato senza autorizzazione, ed è stato rinviato a febbraio.

Una moda recente, quella dei video clip girati per strada. Lo hanno fatto, oltre a Rhove, anche i trapper MimmoFlow e Rondo da Sosa. Per il primo, erano stati chiamati a raccolta alla Barona scooter e auto di lusso: protagoniste le sgommate sull’asfalto e le impennate. E per il video dell’altro, tra Ticinese e Loreto era andato in scena un mini corteo fuori dagli schemi. Una sfilata di suv blu elettrici che ha attraversato corso Buenos Aires.

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