Giulia Cecchettin, domani i funerali in diretta Tv. Turetta potrà guardarli dal carcere

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Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la giovane per il cui omicidio è reo confesso il fidanzato Filippo Turetta, rinchiuso nel carcere di Verona e che potrà assistere se lo vorrà in diretta tv al funerale, in queste ore sta approntando il discorso che leggerà al funerale della figlia. “Un messaggio che possa arrivare a tutti – ha detto – sto provando a mettere insieme le idee. Non sono uno scrittore, ma voglio farlo”. La scelta come luogo delle esequie della basilica di Santa Giustina ha lo scopo di far partecipare il numero maggiore di persone al dolore di un’intera comunità. La famiglia Cecchettin è stata travolta da un affetto indescrivibile. Ogni giorno arrivano fiori in ricordo della ragazza. “Continuano a portarceli anche a casa – ha continuato – non sappiamo più dove metterli. Qualcuni li porterò al cimitero dove è sepolta mia moglie e dove andrà anche Giulia”.

L’alta affluenza

Sono attese almeno diecimila persone, in ogni caso, ai funerali di Giulia Cecchettin. Per domani, 5 dicembre, c’è preoccupazione a causa dell’enorme affluenza a Padova, in particolare nella Basilica di Santa Giustina, tanto che il sindaco Sergio Giordani, oltre a proclamare il lutto cittadino, ha firmato un’ordinanza di modifica temporanea della viabilità e di chiusura del mercato a Prato del Valle. Nella giornata di domani le bandiere saranno a mezz’asta su tutti gli edifici comunali e il primo cittadino ha invitato “la cittadinanza, le istituzioni, i titolari di attività produttive a manifestare il proprio cordoglio partecipando nelle forme che riterranno più opportune al lutto cittadino”.

Modifica della viabilità

Il primo cittadino ha deciso di blindare l’area di Santa Giustina e parte di Prato della Valle in vista dei funerali di Giulia Cecchettin che si terranno alle ore 11. Il Comune ha emesso una dettagliata ordinanza per tutta la durata delle esequie, a partire dalle 9 fino alle 13, considerato che “è prevista un’alta partecipazione sia di autorità sia di cittadini, che potranno seguire la cerimonia anche dall’esterno della basilica attraverso due maxi schermi”. Quindi, per “garantire l’ordinato svolgimento della cerimonia funebre, si rende necessario adottare una serie di provvedimenti temporanei di viabilità nel comparto viario di Prato della Valle”. Le modifiche riguardano il transito degli automezzi, l’uso della Ztl e l’istituzione di divieti di sosta.

La partecipazione del governo

“Penso che ci sarà un rappresentante del governo ai funerali di Giulia”, ha affermato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano intervenendo in collegamento all’evento “Alfabeto del futuro”, in corso al Grattacielo di Intesa-Sanpaolo a Torino e commentando la possibile presenza dell’esecutivo ai funerali di Giulia Cecchettin, vittima di un femminicidio. “Bisogna insegnare il valore del rispetto delle donne e più in generale dell’altro”, ha continuato Sangiuliano.

La diretta televisiva delle esequie

Le esequie, ha fatto sapere la diocesi, saranno presiedute dal vescovo di Padova Claudio Cipolla. La celebrazione sarà trasmessa in diretta televisiva dal Tg1 a partire dalle ore 10.50. Durante i funerali operatori, troupe televisive e fotografi non potranno entrare in basilica per rispetto della funzione religiosa e dei partecipanti. All’esterno della chiesa ci sarà invece una zona per la stampa dove potranno collocarsi i giornalisti, gli operatori e i fotografi accreditati: massimo un giornalista e un fotografo o operatore per testata, con telecamere a spalla o su monopiede. Tutti gli altri potranno stare negli spazi antistanti la basilica e in Prato della Valle dove sono collocati i maxischermi.

L’appello di Zaia

“Faccio un appello ai veneti: diamo un segnale durante le esequie di Giulia. Chi può abbassi la serranda, chi può spenga le luci alle 11, per cinque, dieci minuti o anche per un’ora”. A dirlo stamani a Venezia è stato il presidente del Veneto Luca Zaia, in merito ai funerali di Giulia Cecchettin, che saranno celebrati domani a Padova. Il governatore ha chiesto che i veneti facciano qualcosa: “Suoniamo i clacson – ha aggiunto – ognuno nel suo piccolo dia un segnale. Questo dev’essere lo spartiacque, che è culturale nell’approccio, altrimenti andrà a finire che Giulia sarà dimenticata”.

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