Assegno unico di dicembre: come evitare il taglio

Assegno di inclusione, primi pagamenti a gennaio. Da oggi via alle domande: come fare

Si avvicina la data per l’erogazione dell’assegno unico per i figli dell’ultimo mese dell’anno ma attenzione a quanti non hanno regolarizzato il proprio Isee (indicatore che valuta la situazione economica familiare) che presenta mancanze o difformità. In questo caso, l’importo erogato sarà il minimo che si possa percepire, ecco perché il consiglio è di mettersi in regola quanto prima.

Come normalizzare l’Isee

La stessa situazione si era verificata con l’assegno di novembre: importi più bassi per i nuclei familiari con discrepante sulle dichiarazioni di redditi e patrimonio. C’è ancora tempo, però, fino al 31 dicembre 2023 con tre diverse modalità: fare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che non presenti divergenze; richiedere al proprio Caf (Centro assistenza fiscale) la rettifica della Dsu oppure andare all’Insp del proprio territorio presentando la documentazione corretta e senza errori sul Isee e tutto ciò che concerne il nucleo familiare.

Le date per i pagamenti e gli importi

Come accennato, i pagamenti verranno erogati subito dopo la metà di dicembre: i giorni indicati sono quelli compresi tra lunedì 18 e mercoledì 20. Le famiglie le cui domande sono recenti, invece, riceveranno la somma spettante soltanto a partire dal mese di successivo rispetto a quando è stata presentata l’istanza. Perché è importante regolarizzare tutto? Ai fini della corretta erogazione della somma di denaro dal momento che gli scaglioni Isee sono davvero molto ravvicinati: ad esempio, le fasce che guadagnano annualmente fino a 16.215 euro riceveranno un assegno pari a 189,2 euro, i nuclei che rientrano invece nella fascia compresa tra 16.215 euro a 16.323 euro ne riceveranno 188,6. Si tratta di differenze anche di pochi centesimi, ecco perché tutto deve essere svolto nella maniera più regolare possibile. Soltanto per fare un breve riassunto, tra 16.215 euro e 17.187 euro la differenza è di sette euro (cifre comprese tra 189,2 euro e 184,e euro)

Quali sono i requisiti

L’esempio di alcune cifre sopra riportate si riferiscono all’assegno unico per figli minori e disabili ma l’importo statale sarà erogato ovviamente anche ai nuclei con figli tra 18 e 20 anni, la Maggiorazione dei figli ulteriori al secondo, erogazione per figli non autosufficienti e minori di 21 anni, per i figli con disabilità grave inferiore ai 21 anni, figli con disabilità media inferiore ai 21 anni, la Maggiorazione per i figli che hanno una madre di età inferiore ai 21 anni e il bonus come secondo percettore di reddito. Per quanto riguarda l’Isee, gli importi saranno erogati tra chi guadagna 16.215 in su con importi che via via si fanno più bassi.

“Assegno unico al centro del welfare”

L’assegno unico universale è una prestazione relativamente giovane e sta diventando sempre più centrale nel nostro sistema di welfare“, ha dichiarato Rocco Lauria, direttore inclusione e invalidità civile Inps. “Il nostro direttore generale – sottolinea Lauria – è molto presente per gestire questa prestazione nel rispetto della forma e in una modalità moderna, con un approccio molto semplificante. Abbiamo fatto un video semplificato e interattivo. È una misura centrale e universale che riguarda tutti“.

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