Forte dei Marmi (Lucca) – Il più bel regalo che Automobili Lamborghini potesse fare a chi, come il sottoscritto, ama sentire gli effetti sonori di un grande motore, è stato quello di guidare per l’ultima volta (delle pochissime, sia ben inteso) il V10 da 640 cavalli della Huracàn.
Semplicemente s-p-e-t-t-a-c-o-l-a-r-e. E che sound: secco, potente, inebriante con il risultato, seduto al volante delle varie versioni, di sentirti parte del motore stesso. Un addio, dunque, in grande stile con tutta la gamma Huracàn schierata nel piazzale davanti al Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese: Spyder, Tecnica, STO e Sterrato, i cui 1.499 modelli esclusivi sono andati ovviamente esauriti.
Gli acuti di Bocelli e la voce possente dell’icona
Un addio speciale a questo V10, che ha coinvolto giornalisti da diversi Paesi che, al di là di aver guidato per 600 chilometri queste Huracàn, hanno avuto modo di apprezzare i paesaggi collinari emiliani e toscani, i tratti appenninici e le loro curve, nonché assistere a una breve lezione su come nasce e si riconosce il vero olio di oliva. Dulcis in fundo, la cena celebrativa nel magnifico scenario di Villa Alpebella, a Forte dei Marmi, residenza estiva di Andrea Bocelli. Il Maestro e tenore con i suoi acuti, Lamborghini e la voce possente del suo V10: cosa chiedere di più?
Tutta la gamma a disposizione
Tranne la Spyder, a causa della giornata piovosa, ci siamo cimentati su tutte le altre varianti pronte a passare il testimone al nuovo modello, in arrivo a metà del prossimo anno, che sarà equipaggiato con il motore ibrido plug-in per affiancarsi, in questo modo, all’altra supercar elettrificata che ha appena debuttato: Lamborghini Revuelto. La futura Huracàn (da capire se manterrà il nome) dovrebbe essere equipaggiata con un propulsore V8 e una o più unità elettriche. Insomma, la nuova era della Casa del Toro con i modelli High Performance Electrified è in pieno corso e coinvolgerà anche, sempre nel 2024, il SuperSuv Urus.
Una giornata adrenalinica
Il tour: a Sant’Agata Bolognese eccoci a bordo della Sterrato, la variante in serie limitata della supersportiva «progettata per osare anche quando l’asfalto finisce», dotata di protezione sottoscocca e passaruota che danno risalto alla sua muscolarità. Doppiamente adrenalinica.
Denominatore comunque a tutte le supercar sono l’accesso e l’uscita dall’abitacolo: non semplici e piuttosto acrobatiche per chi è robustello e con qualche acciacco. Ma una volta dentro, la musica cambia. In tutti i sensi. Cambio di auto a Castel del Rio, 25 chilometri da Imola, ci tocca la STO (Super Trofeo Omologata): la Huracàn da pista per l’utilizzo stradale, un vero oggetto di culto. Da 0 a 100 in 3 secondi netti e da 0 a 200 in 9 secondi, per una velocità massima da aereo in decollo: 310 chilometri l’ora.
Quindi, Huracàn Tecnica, sulla quale saliamo a Villa Campestri (quella del frantoio), al Mugello. È la supercar del gran finale che ci porta a Forte dei Marmi. Da brutale diventa gentile, obbediente come non mai.
Gli appassionati ti ricorderanno
Caro V10, grazie per le emozioni che hai dato agli appassionati di tutto il mondo e a chi ha avuto la fortuna di sognare di trovarsi in un’altra dimensione.