Dopo aver passato quasi tre anni a raccontarvi la mia splendida Toscana, alcuni si potrebbero domandare come faccia a trovare sempre argomenti interessanti, settimana dopo settimana. Il processo, purtroppo, è parecchio più complicato di come vorrei e, talvolta, scivola nella follia pura. Questa settimana, per esempio, avevo programmato di parlarvi dei luoghi preferiti di Giacomo Puccini ma, chissà perché, chissà per come, ho gettato via gli appunti e mi sono messo a guardare la cartina, sperando di ricordarmi un posto poco conosciuto da raccontarvi.
Guarda e riguarda, un nome ha attirato la mia attenzione, tanto strano quanto beneaugurante. In quella cittadina nella campagna a circa 30 chilometri da Siena ci ero stato anni fa e l’avevo trovata parecchio carina ma non mi sarei mai immaginato nascondesse così tante storie intriganti. Ecco perché questa settimana What’s Up Tuscany vi porterà a Buonconvento, il paese che molti considerano tra i più belli d’Italia, per raccontarvi tutto quel che c’è da sapere su questa cittadina tanto strana quanto affascinante. ASCOLTA LA STORIA
Se ascolterete l’episodio intero scoprirete come, per qualche settimana, questa cittadina ebbe tutti i riflettori addosso, dopo la morte misteriosa di un imperatore e come, secoli fa, Giovanni Boccaccio rese immortale lo scherzo da prete di un servo tanto dissoluto quanto spregiudicato nei confronti del poeta Cecco Angiolieri. Poi vi racconterò i segreti del palazzo del Podestà e della piccola torre dell’orologio che sembra la copia in ottavo di quella che domina su Piazza del Campo a Siena. Passeggiando nelle stradine acciottolate vi spiegherò poi perché questa cittadina medievale sia così piena di edifici Liberty e la storia di due famosi eretici della famiglia più importante di Buonconvento.
Nel capitolo seguente vi accompagnerò all’interno dello splendido museo che ospita alcuni dei più grandi capolavori dell’arte sacra italiana e di come un fienile seicentesco proprio fuori dalle mura sia stato trasformato in una capsula del tempo dedicata ai mezzadri di una volta. Se, invece, siete appassionati del lato oscuro della vita, vi porterò in una splendida villa su una collina sopra la Cassia: è proprio qui che, secondo molti abitanti, il fantasma del primo proprietario vagherebbe ancora di notte.
Negli ultimi capitoli, invece, vi racconterò di una piccola pasticceria in un paese vicino che, dal 1959, è diventata una fermata obbligata per gli amanti dei dolci. Visto che la Regina Elisabetta II si faceva mandare spesso alcuni dei loro biscotti, si sono costruiti un seguito non indifferente oltremanica ma alcune delle loro creazioni sono così straordinarie che vale la pena di farsi qualche ora di macchina per mangiarle appena sfornate.
Nella sezione dedicata ai consigli di viaggio, invece, vi descriverò una gita fuori porta davvero unica tra la Val d’Orcia e la Val d’Arbia con delle locomotive storiche, un incredibile resort costruito ristrutturando un piccolo villaggio abbandonato e, almeno per quanto mi riguarda, uno dei migliori ristoranti in Toscana. Se il nome, “Il Conte Matto” è certo strano, il cibo che servono è straordinario, a partire da alcuni pecorini buonissimi. Questa parte della Toscana non è certo la più popolare ma ha davvero tante cose da offrire. Tenetela in considerazione la prossima volta che pensate di venirci a trovare: non ve ne pentirete di sicuro.
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