“No all’antisemitismo, no al terrorismo”. La comunità ebraica di Roma scende in piazza

La comunità ebraica di Roma

“Viviamo con grande preoccupazione il clima di crescente antisemitismo degli ultimi tempi. Vogliamo quindi esprimere apertamente una chiara condanna contro questo fenomeno in tutte le sue forme e denunciare insieme il terrorismo e la radicalizzazione”. Con questo appello, la comunità ebraica di Roma, di concerto con l’Unione delle comunità ebraiche italiane, ha reso noto che il prossimo martedì 5 dicembre, alle ore 19, in piazza del Popolo, si svolgerà la manifestazione nazionale “No all’antisemitismo, no al terrorismo”. L’invito degli organizzatori è rivolto a tutti.“Insieme – hanno scritto in una nota – scendiamo in piazza in questa grande mobilitazione popolare in difesa dei nostri valori comuni”.

La manifestazione di piazza del Popolo

All’incontro della prossima settimana parteciperanno le personalità politiche, religiose e civili. Il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni e il responsabile della comunità ebraica di Roma Victor Fadlun hanno spiegato in quale modo si svolgerà la manifestazione nazionale. Per lanciare un segnale forte è stata organizzata una maratona oratoria, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’antisemitismo e dell’antiterrorismo. Sulla manifestazione ci sarà l’occhio vigile della prefettura di Roma per evitare che ci possa essere qualsiasi tipo di problema.

Il rafforzamento delle misure di sicurezza

A tal proposito la questura è al lavoro per approntare un piano di vigilanza per martedì 5 dicembre. Il giorno precedente verrà fatta la consueta bonifica di piazza del Popolo e di tutta l’area circostante, con la rimozione di vetture e cassonetti dei rifiuti, mentre per il raduno scenderanno in strada centinaia tra poliziotti, carabinieri e finanzieri. Il questore sta anche valutando l’ipotesi di utilizzare il metal detector per l’ingresso in sicurezza nella piazza. Gli ultimi approfondimenti prima di decidere verranno svolti nel corso delle riunioni del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

La voce della comunità ebraica

“In un momento così complesso – hanno dichiarato i presidenti Di Segni e Fadlun – vi è l’obbligo di esprimere apertamente una chiara condanna contro la macchia dell’antisemitismo in tutte le sue forme e denunciare assieme il terrorismo e la radicalizzazione. Viviamo con grave preoccupazione gli episodi recenti avvenuti nelle nostre vie, scuole o negli atenei universitari italiani. Segnali inquietanti di un passato che potrebbe tornare e che non possono essere ignorati”. La comunità ebraica di Roma è un ente senza scopo di lucro, che organizza e garantisce una serie di servizi ai propri iscritti. La struttura comprende un consiglio (assemblea), composto da 27 membri che viene eletto direttamente dagli iscritti alla comunità ogni quattro anni. Il consiglio nomina il presidente della comunità e la giunta (esecutivo), composta da 9 membri. Alle riunioni del consiglio possono partecipare in qualità di uditori (senza diritto di parola) tutti gli iscritti.

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