Eleonora Evi potrebbe essere il primo colpo in Parlamento di Alessandro Di Battista.
La deputata (ex Verdi) che ieri ha rotto con Angelo Bonelli è una vecchia scommessa di Di Battista. Presto le due strade potrebbero rincontrarsi. Dibba sta mettendo su la squadra del suo movimento «Schierarsi» e avrebbe bisogno di voce a Montecitorio. Che possa risbocciare l’amore? Ma chi è Evi? La pasionaria che ha sfidato Bonelli? Un’ex grillina. Un’attivista della prima ora. Una militante che frequentava i meet up quando ancora il Movimento non frequentava i Palazzi.
Nonostante la giovane età, 40 anni, ha già alle spalle due legislature a Bruxelles: eletta la prima volta nelle file del Movimento 5 Stelle nel 2014 nella Circoscrizione Nord con 17mila preferenze. Rieletta, con lo stesso numero di voti, nel 2019. Poi lo strappo con Di Maio e Conte e il passaggio nei Verdi. Grazie alla scelta di passare nei Verdi, Evi sbarca a Roma alle elezioni politiche del 2022 conquistando un seggio alla Camera nel collegio Lombardia 1.
Della sua vita privata si sa poco. È mamma di Erica, la bimba che nell’ottobre scorso ha fatto l’esordio tra i banchi di Montecitorio. Il momento è stato immortalato con una foto: «Oggi in aula un’ospite speciale, la mia Erica». Ambientalista convinta. Animalista ortodossa. Al punto da schierarsi contro l’abbattimento dei maiali affetti da peste suina. Il divieto di carne coltivata voluto dal ministro Lollobrigida? Una follia. Sul conflitto in Medio Oriente è apparsa piuttosto silenziosa.
Il feeling con Di Battista è di vecchia data. Nel 2020 diceva: «Trovo l’agenda proposta da Alessandro Di Battista giusta per ridisegnare il futuro del nostro Paese e contrastare la situazione drammatica che stiamo vivendo». Con Conte non si è mai presa. Evi è anche un volto televisivo. Pacata e brava salta da un talk all’altro. Ospite di Porro, Del Debbio e Brindisi, ha portato in alto la bandiera degli ambientalisti. Un talento che ha dato fastidio al suo leader (Bonelli). Da qui sono nate le prime tensioni, fino allo strappo di ieri dato in pubblico sui canali social.
Altro terreno di scontro? La carne coltivata. «Il lavoro sulla legge che vieta la carne coltivata l’ho fatto io. Ho seguito il provvedimento in Aula, con gli emendamenti, la fiducia. L’unica breve frase fatta da Bonelli è stata ripresa e valorizzata, è un piccolo esempio di discriminazione del mio ruolo di portavoce donna» – si sfoga la parlamentare. Agli avversari di Fi e Lega sta simpatica.
Sul talento televisivo di Evi c’è un episodio: nel marzo di quest’anno diventa «spia» per Antonio Ricci. Entra e filma le condizioni del Cpr di Bari. Ne viene fuori un’inchiesta top. E la produzione di Striscia ringrazia: «La deputata di Europa Verde, ha sposato la causa di Striscia la notizia ed è entrata con delle microcamere nel Cpr di Bari per documentare la drammatica situazione». Da parlamentare in carica si è distinta per due proposte di legge: il divieto dell’importazione e del commercio della carne di canguro e una stretta per i voli con jet privati.