I soliti “bravi ragazzi” dei centri sociali hanno già indetto una mobilitazione di massa: tutti a Firenze contro il raduto dell’eurogruppo “Identità e democrazia” promosso da Matteo Salvini. Da sinceri democratici quali non sono, gli antagonisti intendono ostacolare la convention sovranista in programma per domenica 3 dicembre, nel nome di un antifascismo militante dietro il quale si cela in realtà il loro viscerale odio politico. Così, sui social è già partito il tam-tam per la formazione di ben quattro cortei che a partire dal primo pomeriggio attraverseranno il capoluogo toscano contro il “cantiere nero” voluto dalla Lega. Così infatti i collettivi hanno ribattezzato l’evento legittimamente organizzato per lanciare la corsa sovranista verso le europee del 2024.
“Non capiamo la strategia della sinistra che alimenta tensioni in vista dell’evento di Firenze. L’auspicio è che nessun estremista raccolga i messaggi provocatori che arrivano dall’opposizione e che gli stessi non sfocino in azioni violente“, hanno osservato il capigruppo della Lega di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, riferendosi al clima teso che già sta anticipando la manifestazione. A mobilitarsi contro il raduno politico, infatti, non sono stati solo i soliti centri sociali ma anche esponenti politici del centrosinistra locale. E la polemica, al riguardo, si è presto spostata sul sindaco Dario Nardella, il quale – pur riconoscendo legittimità alla convention – aveva espresso forti critiche rispetto ai suoi contenuti politici, invitando la città a farsi sentire.
“Faremo trovare una bella risposta a Salvini e ai suoi amici, nel segno di David Sassoli, un fiorentino col cuore europeo. E sarebbe bello se i fiorentini volessero accogliere gli ospiti del leghista non con intolleranza ma con una bandiera d’Europa alla finestra“, aveva dicharato il primo cittadino. E oggi dal Carroccio non si è fatta attendere la replica. “Nardella prima infiamma la piazza contro Salvini e poi si spaventa. Lo riterremo responsabile in caso di disordini“, hanno attaccato in una nota Elena Meini e Giovanni Galli, consiglieri regionali della Lega.
“L’atteggiamento nardelliano – hanno continuato i due esponenti leghisti – è vergognoso ed antiliberale; altro che presunta onda nera, qui siamo di fronte, da parte del Sindaco, ad una sorta di tribunale della Santa Inquisizione che deve decidere chi è ben accetto in città. Firenze, non si merita tutto ciò, alla faccia di chi è iscritto al Partito democratico che, con le parole espresse da Nardella, si dimostra tutt’altro che in linea con la democrazia“. Parole che hanno spinto il primo cittadino a intervenire nuovamente per replicare. “Invito la Lega a non cercare fantasmi magari per avallare un comportamento vittimistico che francamente non si addice a loro. Ci sarà una risposta democratica e io sarò presente domenica alla manifestazione della rete democratica promossa da varie sigle in mattinata e sarò certo che sarà assolutamente pacifica e rispettosa delle regole“, ha affermato il sindaco.
Ma a preoccupare è soprattutto la “mobilitazione antifascista” veicolata sui social dai collettivi dell’ultrasinistra che agiscono in autonomia e che già in passato si erano distinti per proteste particolarmente accese e dai toni violenti, spesso purtroppo “coronate” anche da scontri con la polizia. Alla manifestazione di “Identità e democrazia” verrà anche proposto un videomessaggio di Marine Le Pen, mentre è delle ultime ore l’annunciata assenza del premier olandese in pectore Geert Wilders, inizialmente previsto tra gli ospiti ma ora impegnato in patria nella formazione del nuovo governo.