“Scene indegne e inaccettabili”. Sullo sciopero nuovo scontro tra Salvini e sindacati

"Scene indegne e inaccettabili". Sullo sciopero nuovo scontro tra Salvini e sindacati

“Scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane”. Lo dice il vicepremier e ministro Matteo Salvini commentando le conseguenze dello sciopero odierno, l’ennesimo indetto dai sindacati, con “ritardi, treni cancellati e lunghe code di cittadini esasperati”.

“Per rispetto di chi ha perso la vita sul lavoro non siamo intervenuti, come invece successo recentemente, ma è chiaro che il sacrosanto diritto alla mobilitazione non può cancellare quello di milioni di cittadini che devono viaggiare”. Per Salvini “la giornata di oggi rende ancora più evidente che scioperi di troppe ore hanno ricadute pesantissime sulle vite di troppe persone incolpevoli. Lo trovo intollerabile. È mia precisa intenzione, in futuro, fare di tutto affinché simili scene non si ripetano anche se auspico che i sindacati evitino iniziative irragionevoli”.

Nelle ultime settimane il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha portato avanti un duro braccio di ferro con i sindacati. Il picco si è raggiunto con la decisione di precettare i lavoratori in occasione dello sciopero generale del 27 novembre, riducendolo a sole quattro ore. Una decisione unitariamente rifiutata dalle organizzazioni sindacali (ADL Cobas, COBAS Lavoro Privato, SGB, CUB Trasporti, USB Lavoro Privato) che hanno spostato lo sciopero nazionale al prossimo 15 dicembre, sempre per l’intera giornata.

Oggi, dopo l‘incidente ferroviario in Calabria, i sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal) hanno indetto un nuovo sciopero dei trasporti, che ha riguardato sia Trenitalia che Italo dalle 9 alle 17. Per tutto il giorno i pendolari hanno segnalato disagi e slittamenti degli orari di partenza dei convogli. Domani è prevista una seconda giornata di sciopero, questa volta indetta dai sindacati di base Cub trasporti, Cat, Sgb e Usb: lo stop è confermato, al momento, per 24 ore, dalle 21 di questa sera alle 2.

A Milano si sono accumulati ritardi che superano abbondantemente i 30 minuti, arrivando in certi casi persino a 71 minuti. Coinvolte tutte le direttrici, verso Saronno, verso Seveso, verso Como, Varese e Novara. Alla stazione di Cadorna si sono registrati numerosi ritardi e passeggeri in coda. I sindacati hanno annunciato “un’adesione altissima con punte fino al 100% delle ferroviere e dei ferrovieri dipendenti da tutte le aziende ferroviarie italiane, conferma che la categoria non è più disponibile a rischiare la vita per il mancato adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali”.

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