“Devi essere mia o ti sfiguro”. A pronunciare queste parole inquietanti è stato un 36enne in provincia di Napoli, a Ercolano per la precisione, che avrebbe perseguitato l’ex compagna per tre lunghi anni. La donna, 34 anni, avrebbe cercato più volte di fuggire da questo amore malato, ma lui le avrebbe mandato messaggi di continuo fino a telefonarle trenta volte al giorno pur di non darle tregua. Nella giornata di giovedì 30 novembre i carabinieri hanno bussato alla sua porta di casa, a Portici (Napoli), per condurlo in carcere dopo l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare da parte del gip del tribunale di Napoli. Il 36enne è accusato del reato di stalking.
La storia presenta la stessa dinamica di uno dei tanti casi di rapporto tossico di cui abbiamo sentito parlare di recente. La 34enne avrebbe preso le distanze dal suo fidanzato perché non aveva notato in lui un atteggiamento controllante e possessivo, ma nel momento in cui ha deciso di mettere fine alla loro relazione, tale scelta è stata il principio di un incubo che sarebbe durato per anni. L’ex si sarebbe del tutto ossessionato con l’idea di dover tornare insieme e per riuscire nel proprio intento, oltre a tempestarla di messaggi e chiamate, le avrebbe rivolto vere e proprie minacce di morte in cui dichiarava la possibilità di scannarla e sfigurarla con l’acido. Noncurante del rischio che questa condotta gli avrebbe potuto aprire le porte del carcere: si era detto disposto, infatti, a passare trent’anni dietro le sbarre.
Come se ciò non bastasse, l’uomo si sarebbe persino spinto a pedinare la ragazza di notte e, durante le ore di buio del 19 novembre, avrebbe sfondato e mandato in mille frantumi il parabrezza della sua macchina che era parcheggiata sotto casa. La vittima è riuscita ad allantonare l’aguzzino, ma lui continuava a non darle pace e per farla riavvicinare le avrebbe raccontato che era pronto a cambiare e a riconoscere i suoi errori per iniziare da capo una nuova relazione senza più morbosità e gelosia. Promesse che in realtà non sono mai state mantenute dato che poche settimane dopo averle comunicato del suo cambiamento, si è presentato ubriaco a casa della donna per chiederle di uscire. Lei ha declinato l’invito e il 36enne si sarebbe fatto violento, brandendo le chiavi della macchina con cui ha colpito l’ex in diverse parti del corpo lasciandole dei lividi. Dopo questo e altri episodi, la vittima si è convinta a denunciare l’uomo e dopo le indagini, coordinate dalla procura di Napoli, l’ex fidanzato è finito in manette.