Alla moglie: “Passi troppo tempo in parrocchia”. Coniuge perseguita il prete

Alla moglie: "Passi troppo tempo in parrocchia". Coniuge perseguita il prete

Il triangolo no, non l’aveva considerato, ma in realtà non c’era davvero alcun triangolo: parafrasando il celebre verso di una famosissima canzone di Renato Zero, una vicenda di folle gelosia è divampata in un quartiere di Roma. I protagonisti sono il coniuge, la moglie e il prete di una parrocchia della loro zona.

La gelosia del coniuge

La fede spinge la moglie, ormai da tempo, a frequentare assiduamente la parrocchia, tanto assiduamente da insinuare molti sospetti nella mente del coniuge. “Ma non è che c’è un flirt con il prete?”, ha pensato più volte l’uomo, autoalimentando sempre di più la sua ansia per una possibile relazione amorosa tra i due. Prima di passare ai fatti chiede spiegazioni alla moglie la quale, allibita, nega qualsiasi addebito spiegando che va in chiesa solo come atto di fede, come accade per tantissime altre persone. Ma l’uomo non si fida: non poteva essere, secondo lui, che andasse così tante volte dal parroco per parlare, confessarsi o partecipare semplicemente a una Santa Messa senza che tra i due non ci fosse del tenero. Erano così numerose le volte in cui la donna si recava in parrocchia da non convincerlo fino in fondo, a tal punto da crearsi un castello mentale inesistente.

Diventa una furia, non crede alla moglie ma l’unica cosa che gli rimane da fare, in mancanza di prove, è perseguitare il povero e ignaro di tutto (fino a quel momento) sacerdote dal quale è andato direttamente a chiedere spiegazioni, non credendo a una sola parola della moglie. Il sacerdote ha provato in tutti i modi a rassicurare l’uomo dicendo che non ci fosse nulla tra lui e la moglie ma il marito si era ormai convinto del tradimento e della relazione tra i due.

La misura cautelare per l’uomo

Dopo alcuni mesi la situazione è diventata così insostenibile che è stata necessaria la misura cautelare notificata dalla polizia alcune settimane fa: come riporta Repubblica, è stato il pubblico ministero di Roma, Daniela Cento, a chiedere al Gip il divieto all’uomo di avvicinarsi al sacerdote. La misura è arrivata dopo mesi in cui il coniuge, impazzito dalla gelosia, era diventato uno stalker a tutti gli effetti rendendo impossibile la vita al prete, che ha subìto diverse intimidazioni e minacce. Se dovesse essere nuovamente denunciato dal prete, il coniuge stavolta finirebbe dritto in carcere.

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