“Interrotte le comunicazioni”. Le strane voci su Zelensky e il generale ucraino

"Interrotte le comunicazioni". Le strane voci su Zelensky e il generale ucraino

Nelle scorse settimane, i media internazionali e alcuni analisti avevano acceso i riflettori sul presunto scontro interno agli apparati ucraini e che vedeva coinvolti in particolare il presidente Volodymyr Zelensky e il capo di Stato maggiore delle Forze armate ucraine, Valery Zaluzhny. Uno scontro che venne reso evidente da un’intervista del generale all’Economist nel quale il capo di Stato maggiore di Kiev ammetteva lo stallo nel conflitto e le difficoltà della controffensiva rispetto alle più rosee aspettative rilanciate dagli apparati politici vicini a Zelensky.

Tensioni tra Zelensky e Zaluzhny

Dopo quelle dichiarazioni, il governo ucraino si era ricompattato ribadendo la necessità di continuare la controffensiva, ma soprattutto smentendo che la linea del fronte fosse sostanzialmente immobile e priva di successi. Inoltre, da Kiev sarebbe arrivato l’avvertimento nei confronti di Zaluzhny di evitare commenti strategici e politici, rimanendo ancorato ai soli “affari militari”.

Adesso, sempre dall’Ucraina, è iniziata inoltre a circolare un’altra notizia. E cioè che l’ufficio del presidente avrebbe chiesto ai governatori e alle autorità locali di “interrompere qualsiasi comunicazione” con il generale Zaluzhny. A riportare la notizia è stato il portale Strana, ritenuto filorusso e di opposizione al governo Zelensky al punto da essere bloccato da Kiev in quanto strumento della propaganda del Cremlino (ma paradossalmente bloccato anche da Mosca in quanto critico con Vladimir Putin). Come scrive Agenzia Nova, il sito, per quanto oscurato, riesce comunque a veicolare le sue informazioni attraverso varie reti social. Ed è cos’ che è iniziata a diffondersi la notizia di questo nuovo scontro tra Zelensky e Zaluhny, considerato proprio da alcuni ambienti come un potenziale rivale del capo dello Stato.

Ruslan Stefanchuk, presidente della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha smentito in un’intervista a Politico le tensioni tra vertici politici e militari, e ha bollato il tutto come propaganda russa volta a destabilizzare il Paese invaso. Un modo per interrompere sul nascere queste voci, pericolose per la compattezza del fronte ucraino, ma che giungono in una fase di tensione frutto anche del clima che si respira intorno al Paese.

Il clima intorno all’Ucraina

La percezione dei maggiori alleati di Kiev rispetto alla guerra scatenata dalla Russia è inevitabilmente cambiata rispetto al primo anno di conflitto. Diversi attori della politica occidentale hanno manifestato le prime avvisaglie di dubbi sulla reale capacità di giungere a una vittoria significativa in questa fase del conflitto. E non è un mistero che il conflitto in Medio Oriente abbia avuto come effetto politico anche quello di distogliere l’attenzione dal fronte ucraino lasciando a molti il sospetto che l’Occidente si stia gradualmente disinteressando dell’invasione russa. Una paura che si traduce nel timore fondato di meno aiuti e di più pressing per far sì che si raggiunga un accordo con Mosca.

La tesi è stata sconfessata tanto dal capo del Pentagono, Lloyd Austin, che è stato a Kiev proprio nei giorni scorsi, sia da parte di molti esponenti e leader occidentali. Questo lo si è visto anche nell’ultimo meeting della Nato. Ma è chiaro che la controffensiva ha rappresentato una finestra di opportunità che, al netto di alcuni piccoli ma significativi sviluppi sulle rive del Dnipro, non ha dato i risultati sperati. E questo implica anche un’ammissione di responsabilità interna agli apparati ucraini, oltre che una presa di coscienza dell’Occidente che gli aiuti militari ed economici all’Ucraina continuano a essere fondamentali per il Paese invaso.

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