È possibile condannare una persona per un reato che non è più reato? Evidentemente sì. Mentre si infiamma lo scontro (mai veramente sopito) tra giustizia e politica sui test psicofisici ai magistrati, a Milano c’è una sentenza che fa sorridere ma che dovrebbe far piangere. La vittima è illustre e gli avvocati sono bravi ma chissà che cosa sarebbe successo se al posto della trans Efe Bal ci fosse stata un’altra persona. Certo, la vulcanica escort di origine turca (e di simpatie leghiste) ce l’ha messa tutta per finire nei guai.
Il primo maggio del 2017, durante il volo da Bruxelles a Milano, la Bal si è spogliata in aereo postando la sua provocazione su Facebook – per chiedere la regolarizzazione della prostituzione. L’aereo è rimasto a lungo bloccato in pista a Linate, la escort classe 1977 ci ha messo una trentina di minuti prima di decidersi a scendere e si è beccata una denuncia per l’inaspettato strip tease in alta quota contro la legge Merlin sulla prostituzione che ha causato un po’ di disagio ai passeggeri. «Nessuno si è mai spogliato a 10mila metri da terra per chiedere diritti e un riconoscimento sociale».
«Bisogna ricordarsi che in tutte le mie manifestazioni ho beccato io diverse denunce sì… ma nessuno mai si è fatto del male». Tutto vero, tranne stavolta. Dove il ferito è il diritto. In primo grado infatti Efe Bal è stata condannata con sentenza 13473/2022 a un mese e dieci giorni di reclusione per interruzione di pubblico servizio con l’aggravante prevista dall’articolo 726 del codice penale, (atti contrari alla pubblica decenza). Peccato che questa fattispecie – come ha riconosciuto lo scorso 6 novembre il giudice d’appello, dopo il ricorso proposto dall’avvocato Marco De Giorgio sia stata assorbita dalla depenalizzazione dello stesso articolo 726, assieme ad altri reati cosiddetti «bagattellari», misura voluta nel 2016 dal governo guidato da Matteo Renzi.
Da qui l’assoluzione: sia perché non è vero che il comportamento della escort abbia effettivamente «compromesso il regolare svolgimento» del pubblico servizio, giacché dopo un po’ di ritardo l’aeromobile è stato svuotato e il traffico aereo è ripreso; sia perché, scrivono i giudici della seconda sezione penale della Corte d’Appello di Milano Enrico Massimo Manzi, Maurizio Boselli e Angela Fasano, il fatto come riqualificato nella sentenza di primo grado non è più previsto dalla legge come reato, a seguito della intervenuta depenalizzazione dell’articolo 726. Come è stato possibile condannare Efe Bal nel 2022 per un reato depenalizzato nel 2016, un anno prima della provocatoria piazzata della escort di origine turca? Misteri del diritto ambrosiano.