Venezia, un vademecum per convivere pacificamente con i gabbiani

Venezia, ecco il vademecum per convivere pacificamente con i gabbiani

Venezia invasa dai gabbiani reali, tanto che l’amministrazione comunale si è vista costretta a correre ai ripari, pubblicando un Vademecum rivolto ai cittadini e ai turisti affinché le persone adottino i comportamenti migliori quando si trovano ad avere a che fare con questi animali. Punti cruciali sono l’attenzione ai luoghi di nidificazione (i volatili possono diventare aggressivi qualora si sentissero minacciati) e il consumo/smaltimento del cibo in strada. I rifiuti, infatti, non possono che invogliare i gabbiani ad avvicinarsi.

La necessità di gestire il problema

Nel corso della giornata di oggi, martedì 28 novembre, si è tenuta presso la Sala Giunta Grande a Ca’ Farsetti una conferenza stampa in cui è stato presentato il “Vademecum sul gabbiano reale – Linee guida per la gestione ecosistemica integrata della specie in città”. Un documento di ben 76 pagine tutte da studiare (qui). Per realizzare il testo è stata necessaria una collaborazione fra Corila (Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia), Veritas (società che si occupa della gestione dei rifiuti) e il Comune di Venezia.

Nel corso dell’evento si è inoltre parlato della necessità di sensibilizzare la popolazione su un tema affatto banale, oltre che della campagna di monitoraggio della popolazione urbana di gabbiano reale che avrà inizio a partire dalla primavera del 2024.

Ad oggi sono 2.000 gli esemplari presenti nella città lagunare e fra questi ben 430 coppie stanno nidificando. I cittadini di Venezia devono pertanto imparare a convivere, loro malgrado, con questi volatili. Ecco il perché del Vademecum, dove sono riportate una serie di buone norme da seguire.

Imparare a convivere con i gabbiani

Serve una gestione ecosistemica integrata“, ha dichiarato Pierpaolo Campostrini, direttore generale di Corila, come riportato da Tgcom24. “Le misure hanno senso solo se sono integrate tra di loro, solo la conoscenza del fenomeno e una serie di interventi mirati possono permettere la sua gestione“. “I gabbiani sono presenti in numero importante, ma non siamo sotto attacco“, ha invece voluto precisare l’assessore all’ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin.

Fra l’altro si tratta di un problema che non riguarda solo Venezia, ma molte altre città costiere che si trovano più o meno nella medesima situazione. Ogni zona cerca di risolvere come può. A Venezia, ad esempio, sono state introdotti anche dei falchi che servono a tenere lontani i gabbiani almeno dal cimitero sull’isola di San Michele. Anche l’Associazione Veneziana degli Albergatori (Ava) ha proposto l’utilizzo dei rapaci.

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