Una gelosia talmente forte da spingerlo ad accoltellare la moglie davanti agli occhi increduli e terrorizzati del figlioletto di quattro anni. È il racconto dell’orrore che proviene da Rozzano, alle porte di Milano, dove un marocchino di 32 anni è stato arrestato per tentato omicidio della coniuge di 39 e sua connazionale.
L’episodio risale alle 18.30 di ieri sera quando entrambi i coniugi si trovavano nella loro abitazione situata in via Mandorli, a Rozzano. Da tempo il 32enne sospettava che la moglie intrattenesse una relazione extraconiugale con un altro uomo e questo avrebbe alimentato in lui una forte gelosia. I due marocchini sarebbero sposati dal 2018 e risiederebbero regolarmente sul territorio italiano. Secondo le prime testimonianze dei vicini di casa, erano una coppia tranquilla e durante questi primi anni di vita coniugale non si sarebbero mai verificati episodi di violenza domestica, cosa confermata anche dalle forze dell’ordine. Lui non aveva precedenti legali e non era mai stato querelato dalla moglie.
Probabilmente ha pensato che la serata di ieri potesse essere l’occasione giusta per affrontare l’argomento e così avrebbe chiesto alla 39enne se era vero che avesse un altro. La donna ha risposto negativamente, ma ciò non è stato sufficiente a far cadere i sospetti e placare la gelosia di lui. Sentendosi preso in giro, l’uomo ha brandito un coltello da cucina e si è scagliato contro di lei sferrandole diversi fendenti, sia agli arti inferiori che superiori, colpendola anche alla testa.
La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di accertamento, ma a contattare il 112 sarebbe stata la donna approfittando dello stato di shock del marito in un momento in cui avrebbe messo fine alla sua furia. Poco dopo, i carabinieri della stazione di Rozzano, guidati dal capitano Fabrizio Rosati, sono giunti in via Mandorli e qui hanno trovato l’uomo che aveva appena messo il coltello nel lavandino, probabilmente per ripulirlo dalle macchie di sangue. Lui non ha opposto resistenza ed è stato condotto al carcere di San Vittore come misura cautelare. La donna è stata invece portata al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo e, sebbene in queste ore risulti ancora ricoverata in ortopedia, non è in pericolo di vita.
A rendere la situazione ancora più drammatica, la presenza del loro primo e unico figlio mentre il macabro assalto andava in scena. Il piccolo non è stato colpito e fortunatamente non riporta lesioni. In un primo momento è stato accudito da uno dei militari arrivati sul posto, che ha cercato di distrarlo dalla situazione complessiva facendolo giocare e facendogli guardare i cartoni animati sul cellulare. Poi è stato affidato al reparto di pediatria del San Carlo – dov’era ricoverata la madre – e preso in carico dai servizi sociali del Comune di Rozzano.