“Il nuovo piano pandemico è alle battute finali”, questo quanto annunciato dal direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute Francesco Vaia, intervenuto a margine dell’evento InnovaCtion organizzato a Roma da Gsk. Parlando della situazione attuale, Vaia ha affermato che il piano pandemico è ormai quasi pronto e poi potrà essere inviato alla conferenza Stato-Regioni. Si tratta, però, di un procedimento necessario al fine di tutelare la salute pubblica, così da non farsi trovare impreparati come in passato. Non deve creare, pertanto, nessun allarmismo.
Anche per quanto riguarda i casi di polmonite di cui tanto si sta parlando in questi ultimi giorni, il direttore generale Vaia ha tenuto a precisare che non vi è alcun allarme. Il governo, dunque, procede nel suo lavoro e nei prossimi giorni renderà disponibile il nuovo piano pandemico per il nuovo triennio.
Nessun allarme per la Cina
Nel corso dell’evento InnovaCtion, Vaia ha però ribadito che per quanto riguarda l’impennata di casi di polmonite, soprattutto fra i bambini, registrata in Cina, non sussiste alcuna preoccupazione, anche se il ministero della Salute sta monitorando.
“In un mondo globalizzato in cui quello che succede dall’altra parte del mondo ci deve riguardare è giusto che vi poniamo attenzione. Ma l’Oms ha detto a tutti gli Stati membri che non c’è al momento nessun motivo per mettere in campo azioni di emergenza“, ha dichiarato Francesco Vaia, come riportato dalle agenzie di stampa, “quindi, noi stiamo monitorando ma, allo stato, non è un fenomeno che ci preoccupa”.
La situazione Covid-19
Per quanto riguarda la situazione Covid-19, la raccomandazione è quella di restare prudenti, senza però lasciarsi andare ad allarmismi. “Dobbiamo stare attenti, ma non ci dobbiamo preoccupare. La scorsa settimana c’è stato un aumento del tasso di ospedalizzazione passato da 6,7% a 7,6% per il regime ordinario e dall’1,4% all’1,5% in terapia intensiva. Dati non allarmanti e in qualche modo attesi“, ha spiegato Vaia.
A disposizione anche diversi tipi di vaccino, con 2,9 milioni di dosi del prodotto Novavax attese nei prossimi giorni. “Il vaccino Novavax è importante perché è un vaccino su base proteica e può essere un’ulteriore opportunità per il cittadino. Anche se gli italiani, come i cittadini di tutto il mondo, dopo tre anni e mezzo di stress ora stanno probabilmente accusando un po’ di stanchezza vaccinale”, ha affermato, riferendosi al fatto che al momento la campagna vaccinale ha avuto scarsa adesione.