Il Milan spalle al muro si “affida” a San Si…nner

Il Milan spalle al muro si "affida" a San Si...nner

Dentro o fuori. Per il Milan non c’è una terza via, pena la certa eliminazione dagli ottavi di Champions che valgono oltre a qualche manciata di utili milioni di euro anche una porzione notevole del credito nei confronti di Pioli e team, partiti al rallentatore (due miseri punti con Newcastle e Borussia) e adesso costretti a rincorrere e a collezionarne almeno 4 per centrare l’obiettivo, considerato a onor del vero, proibitivo dopo il sorteggio. Premessa numero uno: il Milan di sabato, contro la Fiorentina, non è sufficiente. Lo sanno gli interessati pronti a scomodare il precedente più utile e favorevole, il successo sul Psg di Mbappé e Donnarumma che ha riaperto le porte dell’Europa. Allora i fuochi d’artificio di Giroud e Leao stregarono i francesi e consegnarono alla cronaca del torneo uno strepitoso colpo di reni dei milanisti. Stasera Leao non é disponibile nonostante l’inspiegabile pronostico di Terzic, il tecnico del Borussia, mentre puó rientrare nei ranghi il centravanti francese rimasto fuori per squalifica in campionato.

Scontato durante i punti stampa di ieri pomeriggio il riferimento al recente trionfo del tennis italiano e in particolare al fuoriclasse Sinner, che è tra l’altro un milanista doc. Ne hanno parlato sia Pioli («Spero venga a San Siro») che Calabria, il capitano italiano come per evocare il prolungamento di una settimana magica per il nostro sport. Fosse cosi facile! Oltre a Giroud, Pioli può contare soprattutto su Loftus-Cheek, l’inglese grande protagonista della sfida con i parigini a tal punto da restare poi inutilizzabile con il Lecce, recuperato gradualmente durante la sosta e riscaldato nella mezz’ora finale con i viola per ritrovare attitudine alla corsa e soprattutto al ruolo, inedito, di tre-quartista mascherato. I tedeschi del Borussia hanno una doppia vita: arrendevoli quando viaggiano, per via forse delle caratteristiche del gruppo, particolarmente feroci quando giocano invece nel loro stadio, assistiti dal famoso muro giallo.

«I tedeschi non hanno ancora provato il clima di San Siro pieno e tutto schierato dalla nostra parte» spiega Pioli nell’intento scoperto di recuperare il sostegno del tifoso rossonero. Contro la Fiorentina, a dispetto dei 73 mila paganti, non c’è stato: questione di feeling perduto, di fiducia mal ripagata dai recenti risultati. L’ennesimo sold out al botteghino é solo un dato statistico per ora: forse, per recuperare l’intesa con il proprio popolo e anche la fiducia nell’immediato futuro, c’é bisogno di molto altro. E non solo stasera. Alla fine la fotografia più attendibile sul conto del Milan è quella scattata da Massimo Moratti, presidente dell’Inter del triplete, il quale sostiene che in materia di candidatura per lo scudetto «il Milan è indecifrabile, in alcuni momenti sembra una bellissima squadra e poi ha delle fragilità, il derby è stato schiacciante, si fa fatica a pensare che possano andar meglio dell’Inter».

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