Il generale inverno paralizza l’Ucraina. Conflitto in stallo, è guerra con i droni

Il generale inverno paralizza l'Ucraina. Conflitto in stallo, è guerra con i droni

Il generale inverno di napoleonica memoria si è abbattuto come da previsioni meteo sull’Ucraina, mettendo in difficoltà la popolazione civile prima ancora che gli eserciti. Una tormenta di neve, con venti fino a 144 chilometri orari, ha scosso la Crimea, lasciando quasi mezzo milione di abitanti senza elettricità (2 milioni con il sud Russia). Nella sola Sebastopoli un uragano ha abbattuto 189 alberi e danneggiato i tetti di 42 palazzine. Nel resto del Paese il maltempo ha causato interruzioni di corrente in più di 2mila località di 16 regioni e ha bloccato il traffico stradale e ferroviario. La neve e il fango costringono i due eserciti a una fase di stallo, anche se le forze russe hanno fatto registrare nell’ultima settimana passi avanti sul fronte di Avdiivka, a soli dieci chilometri da Donetsk. I militari ucraini sono stati costretti a ritirarsi dalle zone a sud-est della cittadina industriale e anche a nord-ovest. Ora Kiev dispone di uno stretto corridoio di circa 7 chilometri per il trasferimento dei rifornimenti alle guarnigioni. Tutto questo mentre i sistemi di difesa aerea di Mosca hanno abbattuto 2 missili S-200 che stavano per colpire obiettivi sulla parte meridionale del Mar d’Azov. Gli ucraini sono riusciti a far esplodere a Melitopol un’auto a bordo della quale si trovavano parecchi combattenti ceceni.

Tra dati concreti e narrazione, è tornato a parlare il Segretario generale della Nato Stoltenberg, sostenendo che l’Ucraina «ha inflitto pesanti perdite alla Russia, riconquistando il 50% del territorio occupato». Stoltenberg, che ha confermato il nulla osta della Turchia all’adesione svedese alla Nato, ha ricordato che «gli alleati concordano sul fatto che l’Ucraina ne faccia parte, a fronte di riforme prioritarie». L’Alleanza Atlantica ieri è finita al centro delle accuse di Mosca. Il vice ministro dell’Industria Lysogorsky ha rivelato di avere prove della partecipazione di Nato e Usa nella fornitura di sostanze chimiche tossiche a Kiev. «L’obiettivo è usarle contro la leadership delle nuove regioni di Mosca, ma fermeremo sul nascere ogni tentativo».

Sul fronte diplomatico ci sono invece più smentite che passi avanti. Il sottosegretario di Stato americano per gli affari europei ed eurasiatici O’Brien ha negato che Usa e Germania stiano spingendo Zelensky a negoziare con il Cremlino. La notizia era arrivata dalla Bild, ma per O’Brien «non è vera. Abbiamo sempre detto che spetta all’Ucraina decidere che strategie adottare». Intanto ieri a Mosca è morto d’infarto, ma le circostanze sono sospette, Nikolai Vasev, 42 anni, vicepresidente del colosso finanziario Sberbank. Aveva criticato le politiche militari di Putin, come gli altri 14 manager deceduti da inizio 2023.

Nella 642ª giornata di combattimenti gli ucraini, hanno respinto 71 attacchi nemici, sulla riva sinistra del fiume Dnipro nella regione di Kherson. Con i droni hanno distrutto un deposito di munizioni su suolo russo nel Volgograd. I velivoli senza pilota saranno protagonisti di tutto il periodo invernale su entrambi i fronti, più dei missili, ne è convinto il portavoce dell’aeronautica di Kiev Ignat. Due civili sono stati uccisi e quattro feriti da un bombardamento ucraino su Pologi (Zaporizhzhia).

Leave a comment

Your email address will not be published.