Michele Guardì, storico regista de I Fatti Vostri, è l’ultima vittima dei fuorionda televisivi. Dopo Andrea Giambruno, finito nel mirino di Striscia la notizia, questa volta è toccato all’autore del popolare programma di RaiDue finire al centro di un servizio – realizzato da Le Iene su alcuni discutibili fuorionda – dal titolo decisamente forte: “Patriarcato, misoginia e omofobia in Tv?“. Il servizio verrà mandato in onda martedì 28 novembre nel corso della nuova puntata de Le Iene, ma un’anticipazione, di ciò che il pubblico vedrà, è già finita sul web e tanto è bastato per fare esplodere il caso.
Il servizio de Le Iene su Guardì
Nell’audio, che verrà trasmesso a Le Iene, si sente chiaramente Michele Gaurdì pronunciare parole offensive nei confronti di alcuni personaggi, che hanno lavorato nel programma: “Che cazzo mastica la pu**ana… Ma levalo questo f**cio di merda“. C’è anche l’insulto a Giancarlo Magalli: “Cane Magalli…cane, levatelo!!“. Tutti audio registrati in regia, ma risalenti – a quanto pare – a diversi anni fa. Nonostante ciò, la iena Filippo Roma ha chiesto conto al regista dei suoi fuorionda offensivi, ma cosa dirà a sua discolpa lo si saprà solo nelle prossime ore. Intanto, però, la polemica è già montata sul web per le parole pronunciate dal popolare personaggio televisivo ritenute sessiste e omofobe. E il post, che anticipa il servizio de Le Iene, ha già raccolto migliaia di commenti discordati sulla vicenda.
La difesa di Michele Guardì
Alla viglia della messa in onda del servizio, però, Michele Guardì ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito TvBlog, che lo ha contattato per chiarire la vicenda. “Il servizio de Le Iene su di me? Niente di che! Cose vecchie, non ha rilievo per me. Sono assolutamente tranquillo“, ha detto il regista de I Fatti vostri, dicendosi sereno e ribadendo che si tratta di fuorionda molto vecchi “montati in fila, cose che in 5600 puntate si possono dire“. Guardì ha parlato di un’azione “pretestuosa“, creata ad arte dalla redazione de Le Iene: “Cercano personaggi che possano fargli fare ascolto. Io sono tra questi e ne pago il conto. Ma non mi preoccupo“.
“Nessun problema con la Rai”
Il regista ha confessato di avere scherzato sull’argomento con Filippo Roma: “Gli ho detto: ‘Lei quando tornerà a casa stasera, dirà: ho stalkerizzato Guardì'”. Ma su TvBlog ha ribadito la sua assoluta serenità sulla vicenda. Le accuse di sessismo e omofobia non lo toccano: “Nelle mie redazioni l’80% è donna. La capa del gruppo è una donna: Giovanna Flora. Se fossi omofobo metterei da parte le donne, starei solo con gli uomini. Da sempre, non da ora”. Michele Guardì non teme possibili ripercussioni sul suo lavoro in Rai: “Non è basata su nulla di serio. Se vogliono disturbare il mio rapporto con la Rai, hanno sbagliato obiettivo”. Infine, in quanto a Magalli, che di recente è tornato a fare parte dello staff del programma dopo la lunga assenza dovuta alla malattia, ha chiarito: “Con Magalli ci abbiamo riso sopra. A qualcuno probabilmente ha dato fastidio che io abbia recuperato il rapporto con lui, cercano di metterci contro… ma niente di che“.