La magia della luce che illumina con delicatezza una storia romantica, sentimentale e divertente sul rapporto fra genitori attraverso un personaggio inventato che appare sempre e solo nel giorno del compleanno di Anna, la figlia piccola: si chiama “Rasti” e il suo nome dà il titolo al cortometraggio d’autore nato dalla collaborazione fra Kartell, iconico brand di design italiano nel mondo e OffiCine-IED, con la direzione artistica di Silvio Soldini.
Una storia con finale a sorpresa interpretato da Lino Guanciale nel ruolo del papà, Eleonora Giovanardi in quello della compagna e Paola Buratto in quello di una giovane receptionist d’albergo, accompagnati dalla voce narrante di Adriano Giannini. E poi ci sono altri protagonisti che sono altrettanto decisivi a rendere “luminosa” questa favola: le lampade Kartell come ad esempio Aledin, Taj, Mini Planet e Bourgie. Perché la luce è il filo conduttore e questi “oggetti” di design illuminano sempre in modo diverso le scene definendo e sottolineando fra luci e ombre gli ambienti della narrazione notturna, i volti degli attori.
È uno scambio continuo in cui, viceversa, scenografia e sceneggiatura concorrono a valorizzare in maniera poetica l’ispirazione che scaturisce dalle forme, dai colori e dal calore delle lampade e degli arredi di Kartell, accendendo la luce sul rapporto altrettanto profondo e intimo tra cinema e design. In “Rasti”, ad esempio, la luce “parla” ed è fondamentale anche per far dialogare a distanza – fra casa e albergo – papà, compagna e la piccola Anna, un codice morse in cui si alternano illusioni dolci e nostalgie di un genitore sospeso tra il desiderio di preservare la meraviglia dell’infanzia, e il timore di smarrirsi in un contatto più intermittente.
“Siamo molto felici di aver avviato la collaborazione con Officine-IED – spiega Lorenza Luti, direttore marketing e retail Kartell – su un progetto che mette al centro la Luce, interpretata e utilizzata come protagonista di una storia davvero emozionale. Questa del corto è un’idea assolutamente nuova, non abbiamo ai fatto nulla di simile prima ed è stata una bellissima esperienza perché, come facciamo con i nostri designer, abbiamo lasciato molto spazio alla creatività e alla scelta dei prodotti da usare per raccontare Rasti. Usare la luce è sempre magico e con questo piccolo film diamo emozione con una storia un pò sentimentale che è un nuovo modo di vedere il nostro marchio, con la luce che si lega magicamente alla materia e al design. Un progetto speciale, non un prodotto pubblicitario, che diventa un utile strumento per raccontare lo stile Kartell con un nuovo linguaggio”.
Lorenza Luti sottolinea anche l’importanza dell’impegno dei giovani di Officine-Ied guidati da Soldini, “la loro forza creativa sottolineata anche dalla qualità del corto” e la possibilità di aiutarli e farli lavorare con attori bravissimi, sceneggiature e testi che sicurament saranno apprezzati dal pubblico, come se fosse una nostra committenza”.
“Rasti” si può vedere online sul sito di Kartell e su quello di Officine-Ied ma l’ambizione è quella di partecipare ai festival più importanti in Italia e all’estero. Il viaggio è appena iniziato.