Il Lecce strappa un punto ad un coriaceo Verona: al Bentegodi finisce 2-2

Il Lecce strappa un punto ad un coriaceo Verona: al Bentegodi finisce 2-2

Le sfide salvezza raramente sono spettacolari ma la partita del Bentegodi non è stata certo avara di emozioni. Alla fine Verona e Lecce chiudono su uno spettacolare 2-2, senza riuscire a portare a casa una vittoria che avrebbe mosso la classifica. Gara che vive di episodi con i salentini che dominano la prima mezz’ora trovando il vantaggio con Oudin ma vengono raggiunti nel momento migliore da Ngonge. Nella ripresa l’Hellas si lancia a caccia della vittoria per subire un gol beffardo su un tiro non irresistibile di Gonzales. L’undici di Baroni si scuote, trova il pari con una zuccata di Djuric, assediando la porta del Lecce nel finale. Falcone ci mette una pezza e consegna a D’Aversa un punto prezioso per la corsa salvezza.

Le scelte dei tecnici

Il tecnico dell’Hellas Baroni decide di cambiare diversi pezzi in questo fondamentale scontro salvezza e passa alla difesa a quattro: davanti a Montipò, Terracciano, Hien, Amione e Tchatchoua. Centrocampo a tre con Folorunsho, Duda e Suslov mentre in avanti, accanto a Djuric e Mboula torna dal primo minuto Ngonge.

Aversa Verona Lecce

Vista la gran prova messa contro il Milan, D’Aversa si affida a Sansone in avanti, accanto a Krstovic e Banda: Strefezza, finora titolare quasi fisso, parte dalla panchina. Sulla mediana Oudin, Blin e Gonzales mentre a proteggere la porta di Falcone una linea a quattro con Gendrey, Baschirotto, Pongracic e Dorgu.

Oudin segna, Ngonge pareggia

Inizio di partita in un gelido Bentegodi subito ruvido con un cartellino per parte già nei primi cinque minuti, segno che la fisicità la farà sicuramente da padrona stasera. Prima Duda interviene in ritardo su Dorgu, poi il difensore salentino si ‘vendica’ su Ngonge, che puntava diretto verso l’area giallorossa. Il fantasista dell’Hellas ha decisamente approcciato bene la partita e, dopo una serpentina centrale, prova un mancino dal limite: Falcone risponde in maniera non perfetta. Dall’altra parte, invece, è Sansone che al 10’ fa una giocata clamorosa, mandando a bere due avversari vicino alla linea di fondo col tacco: la conclusione è complicatissima e finisce sull’esterno della rete ma è un preludio a cose migliori. Dopo una fase di studio sono i padroni di casa a rendersi pericolosi al 17’: Terracciano si fa largo sulla sinistra, crossa basso dove Dorgu anticipa Ngonge. La palla arriva al solissimo Folorunsho che mette un destro tanto potente quanto poco preciso. Un paio di minuti dopo qualche protesta da parte del Lecce quando Krstovic finisce a terra in area dopo un contatto con Tchatchoua ma il signor La Penna fa proseguire.

Oudin Verona Lecce

Dopo il cartellino a Banda, il Lecce si riversa in avanti: prima ci prova Oudin ma troppo centrale, poi Sansone che spara alto e infine Banda che mette un insidioso tiro a giro che sfiora il palo di destra. L’Hellas, però, non può che rimandare l’inevitabile ed i salentini trovano il vantaggio alla mezz’ora. La difesa scaligera libera male e il pallone finisce sui piedi di Oudin: il numero 10 del Lecce lascia partire un destro di collo pieno che prende l’interno del palo e si insacca dietro l’incolpevole Montipò. Ampiamente meritato il vantaggio di un Lecce molto più in palla. L’undici di Baroni ci mette qualche minuto a riprendersi ma, nel finale del primo tempo approfitta al meglio di un errore della difesa. Djuric si avventa su un pallone vagante e lancia Ngonge: l’avanti da posizione piuttosto difficile piazza la sfera tra Falcone e il palo di destra, per la gioia del pubblico di casa. Finale di tempo all’insegna della sofferenza, con gli ospiti che rischiano ancora su un colpo di testa tanto potente quanto centrale di Djuric. Falcone blocca ma l’intervallo è sicuramente benvenuto per un Lecce che non ha saputo capitalizzare il bel gioco fatto vedere nella prima mezz’ora.

Ngonge gol Verona Lecce

Lecce fortunato, Verona mai domo

Al rientro in campo, D’Aversa richiama in panchina l’ammonito Dorgu, gettando nella mischia Gallo ma il canovaccio della gara non cambia. L’Hellas controlla il gioco e prova a mettere dei cross interessanti, che spesso finiscono nel nulla. Il Lecce risponde con qualche tiro velleitario di Oudin e Banda ma il Verona, stavolta, risponde bene. Al 53’, sull’ennesimo cross teso di Ngonge, ci arriva Mboula di testa ma senza inquadrare lo specchio della porta. Il belga di origine congolese ci prova su punizione: niente male la parabola sopra la barriera ma prima che il pallone si insacchi, Falcone riesce a deviarla in calcio d’angolo. Se il Lecce si limita a qualche spiovente dalla tre quarti, sono i padroni di casa a rendersi molto pericolosi al 62’ con Duda, che costringe Falcone ad una gran parata. D’Aversa capisce che serve una scossa e decide di cambiare: dentro Strefezza e Piccoli, fuori Krstovic e Sansone mentre Baroni aveva richiamato Mboula mettendo in campo il più tecnico Lazovic. Attorno al 70’ piccola baruffa davanti alla panchina dell’Hellas ma il signor La Penna, dopo i cartellini nei primi minuti, riesce a riportare la calma. Poco dopo, nel momento migliore del Verona, ecco la doccia gelata: Blin lancia Gonzales sulla destra: tiro non impossibile ma arriva la deviazione di un difensore che inganna Montipò e vale il 2-1 per il Lecce. Disastrosi, come sul primo gol, i rinvii approssimativi della difesa veneta.

Gonzales gol Verona Lecce

La risposta dell’Hellas è quasi immediata e prende la forma di una scenografica rovesciata di Ngonge su invitante cross di Terracciano: il suo mancino è tanto bello quanto fuori di un paio di metri. Partita ora apprezzabile, con le due squadre che non si risparmiano, aprendosi alle rispettive ripartenze. Baroni richiama un deludente Suslov per dare un quarto d’ora a Bonazzoli ma è comunque il Lecce a provare a chiudere i conti, pressando alto. Scelta che, almeno in questo caso, si rivela controproducente visto che, da calcio piazzato, arriva il pareggio scaligero: sulla punizione morbida di Terracciano, mischia in area dalla quale spunta la testa di Djuric, che la mette dove Falcone non riesce ad arrivare. Gli ultimi dieci minuti sono all’insegna di un assedio dei padroni di casa, sospinti dal pubblico del Bentegodi: Falcone e la difesa del Lecce serrano i ranghi ma l’inerzia è tutta per il Verona. Parecchie le occasioni, come un liscio clamoroso di Bonazzoli ma il portiere salentino risponde sempre presente. Finale di sofferenza ma il Lecce trova il modo di colpire in contropiede: il gol della vittoria di Banda è però in netto fuorigioco.

Falcone Verona Lecce

Il tabellino

HELLAS VERONA (4-3-3): Montipò; Terracciano, Hien, Amione (90+1’ Coppola), Tchatchoua; Folorunsho, Duda, Suslov (75’ Bonazzoli); Ngonge, Djuric, Mboula (61’ Lazovic). Allenatore: Marco Baroni

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Dorgu (46’ Gallo); Oudin (88’ Rafia), Blin, J. Gonzalez; Sansone (65’ Strefezza), Krstovic (65’ Piccoli), Banda (90+2’ Venuti). Allenatore: Roberto D’Aversa

Marcatori: 30’ Oudin (L), 41’ Ngonge (V), 68’ Gonzales (L), 77’ Djuric (V)

Ammoniti: 3’ Duda (V), 5’ Dorgu (L), 23’ Banda (L)

Espulsi: n/a

Arbitro: Federico La Penna (Roma 1)

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