La trasmissione Report, condotta la domenica sera su Rai 3 da Sigfrido Ranucci, ha rilanciato l’inchiesta sulla Cyberealm, riconducibile a Maurizio Gasparri. L’accusa nei confronti del senatore, che alcuni giorni fa ha rimesso il suo incarico come vicepresidente di Palazzo Madama per ricoprire quello di capogruppo al Senato di Forza Italia, è di non aver comunicato la presidenza si questa agenzia tra gli incarichi in capo alla sua figura.
A seguito della messa in onda del servizio, l’ufficio stampa di Maurizio Gasparri ha reso noto che “l’incarico di presidente di Cyberealm” del senatore “non comporta alcuna attività di gestione. Per questa ragione si è ritenuto che non rientri in quei casi di ‘funzione di amministratore o di sindaco di società’ che vanno segnalati al Senato secondo la legge 441/1982“. Pur ritenendo corretta questa interpretazione, nella nota viene spiegato che “la vicenda è stata oggetto di comunicazione. Cyberealm non ha stipulato contratti con nessuno in Italia o altrove, né ha commesse di alcun genere“.
Le attività della società, infatti, risultano “assai limitate, non hanno alcuna relazione con attività politiche di alcun tipo, né hanno interferito con decisioni politiche passate o recenti“. La nota si conclude mettendo in evidenza che “La trasparenza della vicenda si rileva anche dalla facilità con cui si potevano in qualsiasi momento rilevare le notizie in questione da una semplice visura dei dati della Camera di commercio“. Nonostante questo, nel servizio di Report, Cyberealm viene definita come “misteriosa società di sicurezza informatica“.
Nel corso del servizio trasmesso dalla trasmissione di Rai3, l’inviato ha intervistato il senatore, il quale ha spiegato che il suo non è un ruolo operativo e quindi compatibile: “Il presidente dà dei pareri, dei consigli su quelle che possono essere le scelte strategiche“. Secondo la ricostruzione della trasmissione di Ranucci, l’impegno di Gasparri in Cyberealm risale all’estate del 2021. Nel frattempo, le opposizioni cavalcano l’onda lunga del servizio di Report per chiedere conto a Gasparri della sua attività.