Le lacrime dopo il trionfo poi la dedica da brividi: la “vittoria speciale” di Matteo Arnaldi

Le lacrime dopo il trionfo poi la dedica da brividi: la "vittoria speciale" di Matteo Arnaldi

Nello storico trionfo in Coppa Davis dell’Italia, c’è tanto merito anche di Matteo Arnaldi. Il tennista ligure (n.44 del ranking), ha conquistato il punto dell’1-0 contro l’Australia, un mattoncino poi rivelatosi fondamentale per la vittoria finale.

Il match vinto contro Popyrin non è stato bello, dal punto di vista tecnico, con molti errori, da entrambe le parti, ma è stato carico di emozioni. Dopo aver vinto il primo set 7-5 l’azzurro ha vissuto una lungo black-out durato per tutto il secondo set perso 6-2. Le difficoltà sono proseguite nel terzo set in cui Matteo è stato bravissimo ad annullare ben otto break point al suo avversario. Decisivo il decimo gioco quando riesce a spezzare l’equilibrio, chiudendo il match 6-4.

Una vittoria che vale tantissimo per il 22enne di Sanremo al primo anno da protagonista nel circuito maggiore ma anche una piccola rivincita dopo la rocambolesca sconfitta, con tre match point falliti, nel match contro l’olandese Van de Zandschulp. Tra mille difficoltà, Arnaldi ha tenuto col fiato sospeso milioni di italiani incollati davanti alla tv e ha vissuto lui stesso emozioni mai provate prime, come sottolineato a fine partita.

Le parole dopo la vittoria

“La vittoria più bella della mia carriera” ha ribadito Arnaldi ai microfoni Rai, sottolineando l’importanza di un match che è già storia personale e dell’Italia del tennis.“Ero contento anche dopo il primo match pur avendo perso, oggi sono felicissimo per aver vinto questa gara. Sono contento delle emozioni e sensazioni che ho provato, per me è importante anche se non ho giocato una delle migliori mie partite, ma era fondamentale portare il punto a casa”.

Una tempesta di emozioni per il tennista ligure che dopo il match si è presentato in lacrime di fronte alle telecamere:“Faccio fatica anche a parlare – ha detto poi ai microfoni di Sky Sport -.Sono contento di averla portata per l’Italia. L’ultimo mese non è stato semplice per me, c’è stata una persona che è venuta a mancare. Per me e la mia ragazza non è stato un periodo semplice, ho cercato di giocare per lui e un po’ si è visto, anche perché ero tesissimo e non credo di aver mai pianto in una partita di tennis. Questo per l’Italia, per il gruppo e per quella persona. Un’insieme di cose che mi ha tirato fuori le emozioni”.

A sostenerlo però c’era tutto il gruppo azzurro:“La squadra mi ha dato tanta forza, giocavo veramente male e servivo malissimo – ha sottolineato Arnaldi -, finito il primo set poi mi è salita di più la tensione, ho avuto un po’ di vuoto e non riuscivo a fare quello che volevo. Con tutti i miei compagni lì e un po’ di spinta dall’alto però son riuscito a stare attaccato a ogni punto e a ogni game, alla fine poi è arrivata l’occasione e ringrazio di averla colta al primo colpo”.

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