Droni russi su Kiev per l’Holodomor

La comunità Ucraina durante la commemorazione del genocidio Holodomor perpetrato da Stalin contro il popolo Ucraino in piazza Palazzo di Città, Torino, 26 novembre 2022.

Non è certo un caso che venerdì notte Mosca abbia inflitto a Kiev il più pesante attacco con droni dall’inizio del conflitto. Ieri l’Ucraina ricordava il 90esimo anniversario dell’Holomodor, una delle più grandi tragedie di massa della storia umana. Dal 1932 al 1933 il regime sovietico pianificò una grande carestia (Holodomor in ucraino significa «infliggere la morte mediante la fame») provocando il decesso di circa 7 milioni di ucraini che avevano contestato il sistema della proprietà collettiva introdotto da Stalin. «Hanno voluto sfregiare il cuore dell’Ucraina, mirando su obiettivi civili. Dobbiamo trarre un insegnamento da tutto questo: smettere di pensare alla necessità e alla possibilità di dialogare con gli invasori», scrive su Telegram il consigliere presidenziale ucraino Mychajlo Podolyak.

La difesa aerea ha comunque distrutto 74 dei 75 droni lanciati dalla Russia. L’attacco si è concentrato su Kiev, con circa 50 velivoli senza pilota abbattuti sulla capitale e nei dintorni. Il bilancio è di 7 feriti tra la popolazione civile, e di quasi 200 edifici rimasti senza luce a causa delle esplosioni. I droni utilizzati hanno un insolito colore nero e contengono carbonio, un materiale che assorbe il segnale radar. Il portavoce dell’aeronautica Yuriy Ignat è apparso preoccupato: «I nuovi Shahed complicheranno il lavoro della difesa aerea. L’altra notte è andata bene, ma senza strumenti appropriati si rischia il massacro». L’Ucraina ha utilizzato sistemi ultramoderni Skynex e Skyranger, di provenienza occidentale, ma ne servono altri. E come sostiene Zelensky «i frammenti dei droni finiscono in Polonia, Romania, ovunque. Putin si sta portando la guerra in casa». Il presidente ucraino ha inoltre annunciato che la regione di Odessa sarà protetta da ulteriori sistemi di difesa aerea «molto potenti», e che Kiev ha già concordato con i partner la consegna.

Per quanto riguarda il campo, l’intelligence delle forze di difesa estoni ritiene che i russi non saranno in grado di respingere le unità delle forze armate ucraine, che hanno recentemente preso piede sulla riva sinistra del fiume nella sezione meridionale del fronte, oltre il Dnepr. A quel punto le truppe di Kiev tenteranno di spingere il nemico più a sud, salvando la città di Kherson dai bombardamenti. A eccezione della linea del fronte nell’area di Avdiivka, dove il numero di attacchi russi è aumentato, l’intensità complessiva delle ostilità è diminuita in maniera sensibile negli ultimi giorni a causa del tempo sfavorevole (sono in arrivo tormente di neve). Unità delle forze missilistiche ucraine hanno colpito 7 aree di depositi di munizioni del nemico. Due ospedali supportati da Medici Senza Frontiere nelle regioni di Donetsk e Kherson sono stati colpiti nel giro di una settimana, causando la morte di 4 persone. Kiev intanto riceverà navi militari per garantire la sicurezza del corridoio del grano nel Mar Nero. Lo ha detto Zelensky rispondendo alle domande dei cronisti. La Commissione europea fornirà peraltro 50 milioni di euro per il ripristino delle infrastrutture portuali distrutte a seguito degli attacchi russi (100 milioni arriveranno dalla Svizzera per lo sminamento). Mosca sta avendo problemi nell’utilizzo dei missili da crociera Kalibr, lanciati da navi nel Mar Nero. Ciò è dovuto al fatto che hanno dovuto trasferire le navi da Sebastopoli a Novorossiysk (per eludere gli assalti ucraini), e questo ha comportato non poche difficoltà logistiche.

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