Gentile Direttore Feltri, vado dritto al punto: il ministro Lollobrigida ha sbagliato a fare fermare il treno diretto a Napoli? Molti si sono scandalizzati per questa sua decisione e questo suo comportamento, sembra che persino Matteo Salvini lo abbia scaricato, ritenendolo imbarazzante. Lei cosa ne pensa? È giusto che un ministro blocchi un mezzo di trasporto pubblico per le sue esigenze personali?
Roberto Russo
Caro Roberto,
il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha un grave handicap: è il cognato di Giorgia Meloni. E questo lo rende ancora più inviso alle opposizioni che, approfittando di qualsiasi circostanza o parola pronunciata da Lollobrigida, a cadenza regolare, ne chiedono inutilmente le dimissioni. Il ministro, il quale anche stavolta afferma fiero: «No, non mi dimetto», e fa bene, ribadisce di avere avanzato quella richiesta, ossia di fare fermare in via straordinaria il treno Frecciarossa diretto a Napoli presso la stazione di Ciampino, treno che aveva accumulato un mostruoso ritardo (quasi due ore), allo scopo di giungere in orario a Caivano dove era atteso dalla popolazione locale, quindi di avere «agito non solo nell’ambito della legalità e della norma ma nell’interesse dello Stato» nonché nel rispetto degli abitanti di Caivano. Del resto, come egli stesso ha sottolineato, Lollobrigida è sceso dal convoglio non per sue esigenze personali, o per capriccio, o per andare in vacanza, o per fare un salto al bar o al ristorante, bensì per spirito di servizio, per compiere il suo dovere in uno dei quartieri italiani in cui più è necessaria la presenza dello Stato e in cui lo Stato non deve farsi attendere, ritardare, ma deve essere credibile, puntuale, partecipe. Quindi le motivazioni dello stop di qualche minuto al treno per consentire al ministro e al suo entourage di scendere e cambiare mezzo di trasporto mi appaiono più che valide. E processare mediaticamente quest’uomo per tali motivi mi risulta folle. Non ha mica paralizzato il Paese intero, non ha mica agito per capriccio. I treni vengono fermati nelle ora di punta, così come tutti gli altri mezzi pubblici deputati al trasporto delle persone, per i frequenti scioperi del venerdì con l’appoggio della sinistra, arrecando gravissimo danno a lavoratori, studenti e famiglie, ma ci passiamo sopra. Poi un treno, in ritardo di due ore, si ferma per 5-10 minuti per permettere ad un ministro di balzare giù dalla carrozza e correre ad onorare i suoi doveri e viene chiesta dalla sinistra la testa del ministro in questione. Innanzitutto farei notare che Lollobrigida sceglie di spostarsi, come tutti i cittadini, con il treno e non per forza con decine di automobili della scorta, cosa che fanno tuttora ex ministri del governo gialloverde e giallorosso, e su questo sarebbe opportuno un approfondimento giornalistico. E già questo è un punto a suo vantaggio che dovrebbe indurci ad apprezzarlo e lodarlo e non a disprezzarlo e infangarlo. Il ministro dell’Agricoltura ha dato prova di essere un politico vicino alla gente e responsabile. Francesco Lollobrigida è nel mirino della stampa di sinistra e dell’opposizione soltanto per via del fatto che egli è il compagno della sorella della premier, Arianna Meloni, segretaria di Fratelli d’Italia. Accadrà ancora, come è già accaduto mesi addietro e sempre per irrilevanti questioni, che si tenti di darne una immagine falsata, caricaturale, al fine di renderlo, agli occhi della pubblica opinione, goffo, grottesco, arrogante e impresentabile. Ma gli elettori e i lettori sono più intelligenti di quanto si creda. Inoltre, avviene spesso che, più un personaggio politico viene bastonato, più il gradimento nei suoi confronti cresce. Francesco prosegua sui suoi binari. A testa alta.