Alzi la mano chi non ha accarezzato l’idea, anche una volta soltanto, di sfrecciare al suo volante. Magari immedesimandosi nei panni del giustiziere pipistrello, oppure semplicemente per il pensiero di come sarebbe pilotare un bolide del genere. Che la Batmobile rientri di diritto tra le vetture di culto dell’orizzonte collettivo, cinematografico e non, è indubbio. Ma il mito, spesso, pretende robuste dosi di tempo per formarsi.
Se infatti arrotoliamo il nastro del tempo, tornando allo sfumato 1939, la macchina al servizio di Batman non pareva poi così iconica. Nel primo numero di DC Comics che vede la sua comparsa, si presenta infatti come una normalissima berlina tipicamente americana, dalle ruggenti tonalità rosse. Potente, certo, ma niente di senzazionale.
Per una prima vera svolta serve attendere che scocchi il 1966, quando la serie tv dedicata a Batman inizia a spopolare. Qui la Batmobile cambia completamente forma, tratteggiandosi sulla base di una Lincoln Futura – concept car poi effettivamente messa in vendita da Ford – a cui vengono attribuite forme e colori (finalmente sopraggiunge il nero, insieme a delle strisce rosse) che rammentano da vicino quelle di un pipistrello. Lanciarazzi, bat-telefono e bat-ariete erano gli irrinunciabili accessori di corredo.
L’autentico cambio di passo si registra, tuttavia, con l’avvento alla regia di Tim Burton. Nel 1989 l’esigenza diventa quella di dipingere di gotico l’intero contesto e la Batmobile diventa una propaggine emblamatica di questo concept. Prima di tutto, la cromatura è totalmente nera. Poi sulla macchina viene montato un potentissimo motore Jet Impala da 365 cavalli, roba che produce pirotecniche fiamme alla partenza. Adesso la vettura appare davvero imponente: lunga sei metri, larga due, può raggiungere la velocità massima di 530 km/h e scatta da zero a cento in 3,7 secondi. Durissima l’esistenza dei villains, insomma, anche perché tra razzi e scudi antimissile lo scenario è quello di un mezzo corazzato.
In “Batman – Il ritorno” del 1992 poi, viene aggiunta la possibilità di trasformarsi in una sorta di missile per infilarsi a velocità ipersonica in mezzo ad ogni pertugio. Successivamente, quando alla regia arriva Joel Schumacher, la Batmobile pilotata da Val Kilmer monta un motore Chevrolet 350 ZZ3 e si fa notare anche per le irriverenti luci apposte sui cerchioni e lungo la fiancata.
Con l’epica trilogia di Christopher Nolan e Christian Bale alla guida, arriva un’apprezzatissima evoluzione ulteriore. Adesso la vettura pare un incrocio tra una elegante Lamborghini e un ribaldo Hummer. La “Tumbler” di “Batman Begins” ricorda ad alcuni uno snello tank, ad altri un jet da guerra.
In “Dawn of justice”, l’ultima – a dire il vero balbettante – pellicola che vede Batman contrapporsi a Superman, un altro giro di giostra. La macchina è sempre iper corazzata, ma appare molto più snella e agile, anche se perde in compattezza. I sistemi di attacco e di protezione a bordo derivano dalla più sofisticata tecnologia militare.
Tanti cambi di carrozzeria e gadget, un unico denominatore: continuare a sospingere i sogni di generazioni differenti.