Violenze in una scuola in Campania. A Marigliano, in provincia di Napoli, un ragazzino di 15 anni ha sferrato un pugno alla sua insegnante, colpendola al petto. Per il momento non si sa cosa abbia spinto l’allievo a compiere un gesto così violento contro la professoressa 64enne dell’Istituto Rossi Doria, ma la donna, dopo essere stata colpita, si sarebbe molto spaventata e probabilmente avrebbe anche percepito del dolore all’addome, motivo per cui i colleghi le hanno consigliato di recarsi al pronto soccorso per farsi medicare.
I dottori le avrebbero dato qualche giorno di prognosi ma l’avrebbero anche rassicurata sulle buone condizioni del suo stato di salute generale. Dopo l’aggressione, i carabinieri si sono presentati al Rossi Doria per raccogliere le prime informazioni sull’accaduto e svolgere i primi rilievi tecnici. I militari hanno anche riaffidato il 15enne ai suoi genitori e, in queste ore, stanno cercando di capire cos’abbia spinto l’adolescente a prendere a pugni la docente. Gli uomini dell’Arma stanno anche parlando con chi conosce il ragazzo per comprendere se si siano verificati altri episodi altrettanto violenti in passato.
Non è la prima volta che tra le mura della classe uno studente aggredisce un docente quest’anno. A ottobre, in provincia di Caserta, uno studente ha incrociato il suo insegnante mentre entrambi stavano passando per il corridoio. Qui il ragazzo avrebbe preso a calci e pugni il professore, senza un motivo apparente, per poi sbatterlo contro una porta che nell’urto si è pure rotta. Dopo il pestaggio, il docente è stato trasportato al pronto soccorso dove gli erano stati dati più di venti giorni di prognosi. A gennaio, in provincia di Modena, un insegnante è stato colto da un malore dopo essere stato assalito da due allievi per aver fatto loro notare che non potevano fumare negli ambienti interni dell’istituto tecnico industriale in cui studiavano.
I docenti sono pubblici ufficiali e questa qualifica ha delle implicazioni precise, soprattutto in caso di comportamenti offensivi nei loro confronti. L’oltraggio a pubblico ufficiale, previsto dall’articolo 358 del codice penale, si configura quando un individuo offende l’onore e il prestigio del pubblico ufficiale in presenza di almeno due persone. L’offesa può riguardare sia la dimensione personale sia quella funzionale e sociale del pubblico ufficiale. La legge vuole così tutelare non solo la reputazione del singolo, ma quella dell’intera amministrazione pubblica e dello Stato.