Un nuovo episodio di violenza ai danni di una donna. Non solo nell’ambito della privata privata, ma anche in pubblico addirittura dopo la denuncia avvenuta in caserma. È quanto accaduto a Monza, dove una donna si è recata dai carabinieri per denunciare il marito a causa dei maltrattamenti ricevuti e dopo essere uscita per salire in auto è stata di nuovo aggredita. Colpita da schiaffi, un’azione di ira che l’uomo ha messo in atto in quanto voleva che lei ritirasse la denuncia.
Si è rivelato fondamentale l’intervento di alcuni passanti, a cui poi è seguito quello dei carabinieri che hanno provveduto ad arrestare il marito: è finito in manette per maltrattamenti. Si tratta di un operaio di 49 anni che, in attesa della decisione del Gip, si trova in carcere. La moglie, di 45 anni, si era da poco presentata in caserma per denunciarlo alla luce di soprusi e violenze domestiche di cui era stata vittima. Dopo aver raccontato tutto è uscita dagli uffici e si è diretta verso la macchina, parcheggiata poco lontano dalla struttura.
Dal canto suo il marito ha aperto lo sportello della propria vettura e le ha gridato contro “ritira la denuncia“. Un invito con toni assai veementi a cui è seguita una serie di colpi verso la donna. Tra i passanti c’è chi ha deciso di intervenire e ha bloccato l’uomo; nel frattempo qualcuno ha contattato il 112 per mettere gli agenti al corrente di quanto appena accaduto tra le urla e il pianto disperato della donna. A stretto giro si è recata sul posto una pattuglia del Nucleo Radiomobile monzese; l’uomo è stato arrestato in flagranza.
Il 49enne era già stato sottoposto a un divieto di avvicinamento a un’altra donna (con cui in passato aveva avuto una relazione) per averla pedinata e per averle rubato oggetti dopo essersi intrufolato in casa sua. Stando a quanto riferito dal Corriere della Sera, all’epoca l’accusa era di aver sottoposto lei (una funzionaria di banca) a delle vessazioni ricorrendo alla tecnica del gaslighting: con questo termine si fa riferimento a una forma di manipolazione psicologica volta a far dubitare la vittima della sua stessa memoria, facendo perdere il controllo della propria vita e inducendo a credere di impazzire.
Si tratta dell’ennesimo capitolo di violenza sulle donne. Di recente i carabinieri hanno arrestato un 61enne originario della provincia di Foggia su cui grava l’accusa di maltrattamenti in famiglia: nel mirino aveva messo sua moglie di 66 anni che – dopo essere stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Colleferro per le cure del caso in seguito alle lesioni riportate – ha chiesto aiuto ai carabinieri. La donna ha denunciato di essere vittima da anni di aggressioni verbali sfociate spesso in scontri fisici.