Aveva bisogno di un certificato di malattia, ma la visita in studio si è trasformata in un incubo. Una donna di origini sudamericane ha sporto denuncia contro il suo medico di base di 43 anni dopo aver subito molestie sessuali mentre si trovava nel suo studio a Busto Arsizio, in provincia di Varese. La presunta vittima, al momento della visita, era in stato di gravidanza e aveva bisogno della certificazione della malattia ma il 43enne avrebbe approfittato per palpeggiarla e scattare delle foto a lei nuda.
Il dottore è stato arrestato dalle forze dell’ordine e confinato agli arresti domiciliari dopo l’emissione della misura di custodia cautelare da parte del gip del tribunale di Busto Arsizio, Stefano Colombo. Il 43enne è accusato di violenza sessuale aggravata.
Secondo le prime ricostruzioni, l’episodio risalirebbe allo scorso ottobre. La donna era in dolce attesa e continuava a lamentare dei forti dolori all’addome. A causa di questo persistente stato di malessere, la signora avrebbe deciso di rivolgersi al suo medico di famiglia per chiedere la certificazione di alcuni mesi di malattia. Nello studio del professionista ci era andata insieme alla figlia del compagno, una bambina di otto anni. Mentre le due si trovavano in sala d’attesa, il 43enne ha invitato la presunta vittima a seguirlo in studio, chiedendo di lasciare fuori la piccola perché, come riporta Fanpage: “Non ha la mascherina, è questa la mia regola”.
Una volta dentro, l’uomo avrebbe chiesto alla donna quali fossero le sue condizioni di salute e lei avrebbe raccontato dei suoi dolori addominali. A quel punto, l’uomo avrebbe visitato la paziente per controllarle la pancia ma nel farlo la conversazione avrebbe assunto toni più volgari e a sfondo sessuale. Mentre la sudamericana si trovava stesa sul lettino, il medico le avrebbe tolto le scarpe e i pantaloni per poi toccarle le parti intime a cui avrebbe anche scattato delle foto.
Sempre secondo Fanpage, la paziente sarebbe uscita dalla stanza e si sarebbe seduta su una sedia in preda al pianto e al tremore. Poco dopo sarebbe stata raggiunta dal medico che le avrebbe chiesto di non fare parola con nessuno di quanto accaduto. La donna, invece, ha raccontato tutto al compagno per poi prendere la decisione di denunciare il medico di base ai carabinieri. La procura di Busto Arsizio ha chiesto il sequestro di tre telefoni e del computer portatile del professionista e sui suoi dispositivi mobili sono state rinvenute oltre 2mila immagini di cui circa una cinquantina ritraevano pazienti nude.
Non è la prima volta che il 43enne viene denunciato per fatti analoghi dato che un’altra paziente aveva sporto denuncia contro di lui a marzo 2022.