Cosa insegna al M5s il caso delle flatulenze Rai

Dopo sei anni il gup ha prosciolto i giornalisti del Tg1 accusati di stalking con episodi incresciosi da una loro collega: il fatto non sussite e non luogo a procedere. A saperlo prima, la grillina Floridia poteva pure proporla per un posto in cda Rai. Tanto per cambiare aria

“Quella odierna è una bella giornata per noi, per il Tg1 e anche per la giustizia”, ha detto l’ex direttore dei tg ammiraglio, Andrea Montanari. Essendo professionista serio, non si riferiva al nuovo cda di viale Mazzini, i coriandoli li gettano solo coloro che hanno rimediato un poltrona. Si riferiva a questo. Dopo ben sei anni (sei!) il gup di Roma ha prosciolto sei giornalisti del Tg1, tra cui l’ex direttore, dalle accuse di stalking mosse dalla collega Dania Mondini, che li aveva accusati di “sistematiche aggressioni psicologiche operate mediante una serie di comportamenti vessatori e denigratori da parte dei propri superiori sul posto di lavoro”. Fece molto rumore, all’epoca, l’accusa più incresciosa, di essere stata confinata a lavorare in una stanza assieme a un collega con notori problemi di flatulenza. Questo tg è una camera a gas. Ora il giudice ha stabilito il “non luogo a procedere”, poiché “il fatto non sussiste”. Del resto la procura di Roma aveva già archiviato il tutto nel 2019, ma nel 2021 un solerte gip aveva riaperto il maleodorante fascicolo. Sei anni. A saperlo, la grillina Floridia, inopinatamente plenipotenziaria del suo partito per il settore mani politiche sulla Rai, poteva candidarla per il cda. Giusto per cambiare aria.

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  • Maurizio Crippa
  • “Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini”

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